MANTOVA Ieri la Lega Nazionale Pallacanestro ha avanzato ufficialmente alcune richieste al presidente Fip, Giovanni Petrucci. Tra le altre, l’interruzione del campionato di serie B al 30 marzo e la cancellazione della Coppa Italia di B e A2. Sono richieste, poi la Fip agirà di conseguenza. Tutto il mondo dello sport comunque al momento attende di sapere quali saranno le decisioni assunte dal Governo in materia, a partire dal 3 aprile, data in cui scadranno le restrizioni decise dal Dpcm del 9 marzo per l’emergenza Coronavirus. Però si sta già valutando una proroga. Anche la Pompea ovviamente resta in stand-by. Il ds Gabriele Casalvieri commenta la nota della Lnp: «Sono richieste presentate alla Federazione. Siamo in attesa di avere ulteriori indicazioni anche dal Governo e dalla Sanità. Aspettiamo, perchè la salute di tutti è al primo posto». La B quindi si fermerebbe, mentre per l’A2 si valuta di riprendere con il campionato a maggio e giugno, «a patto che – come sostiene il comunicato – i Decreti governativi e sanitari vigenti in tale periodo rendano possibile una piena ripresa dell’attività sportiva, secondo le sue peculiarità (allenamenti, viaggi, porte aperte al pubblico)». Sempre quindi che le condizioni lo consentano, ma la situazione, soprattutto in Lombardia, è drammatica. Sarà difficile proseguire. «Io non faccio differenze di categoria – continua il ds – la salute ha la priorità. Speriamo di giocare; vorrebbe dire che siamo riusciti a metterci alle spalle un momento terribile. Sicuramente la Lega che ci rappresenta e la Federazione mettono la salute di tutti al primo posto. Non c’è certo la volontà di mettere a rischio giocatori e società». In più la Lega chiede di analizzare, con Coni e Governo, forme di sovvenzione e taglio dei costi da applicare per la prossima stagione. Nel frattempo il ds biancorosso prosegue il suo lavoro: «Sono qui a Mantova e da casa posso lavorare e occuparmi delle cose burocratiche. Aspettiamo quindi le indicazioni del Governo dopo il 3 aprile». Il ds ci tiene a elogiare chi tutti i giorni combatte in prima linea contro il Coronavirus: «Medici e infermieri sono giocatori che lottano sino al 40’ e oltre, ai supplementari. Un grande ringraziamento va a loro, per il lavoro che svolgono in mezzo a questo dramma che ci ha colpito». (c)