PEGOGNAGA Calcio pegognaghese in lutto per la scomparsa ad 86 anni di Arnaldo Torelli: personaggio umile, di una gentilezza ed educazione che raramente si trovano, non solo nel mondo del calcio ma anche nella vita. Sempre disponibile, squisito, grande conoscitore di football. Torelli insegnò a generazioni di ragazzi i valori dello sport e della vita. Negli ultimi anni si era dedicato ad un’altra grande passione, la fotografia. Centrocampista di buon livello negli anni Cinquanta, (aveva militato nel Mantova ai tempi di Edmondo Fabbri, Dante Micheli e William Negri), si era poi dedicato alla panchina. «Ciao Arnaldo – è il ricordo dello Sporting Pegognaga -, i tuoi insegnamenti devono essere da esempio a tutti gli istruttori, da tramandare alle future generazioni e chissà che da oggi qualcuno non inizi a viziare i propri atleti con le caramelle, proprio come facevi tu dopo ogni allenamento o partita. Vogliamo ricordarti sempre sorridente e con una parola dolce per tutti. Grazie mister, mancherà la tua presenza silenziosa sulle tribune dei nostri campi». «È stato mio allenatore quando giocavo nelle giovanili del Suzzara – dice Enzo Palvarini, oggi presidente del club bianconero -, allenava con tanta passione e sapeva dare a noi giocatori preziosi consigli». Questo il ricordo di Paolo Marmiroli oggi consulente del Gonzaga: «Torelli fu il mio allenatore nelle giovanili del Luzzara, avevo 16 anni. Lì aveva anche guidato la prima squadra, ma era più portato ad allenare i ragazzi, era meno a suo agio con i senior. A Pegognaga, quando ormai aveva smesso di allenare, capitava di rivederlo al campo: portava le caramelle ai ragazzi». Torelli allenò anche a Commessaggio, Guastalla e a Carpi, dove coi Giovanissimi centrò anche la finale nazionale.