Calcio dilettanti – Nuovo slittamento: si ricomincia il 13 febbraio

MANTOVA E’ arrivata ieri la decisione tanto attesa: il Crl, come già vi avevamo ampiamente anticipato nei giorni scorsi, individuando anche le date esatte, ha deciso di prolungare la sosta invernale dei campionati regionali: l’Eccellenza ripartirà dunque dal prossimo 30 gennaio con la quarta giornata di ritorno (verranno riprogrammati in seguito i primi tre turni), mentre il 13 febbraio sarà la data di ripartenza dalla Promozione alla Terza fino alle giovanili regionali. In alcuni tornei si ricomincia dalla sesta di ritorno, in altri dalla quarta.
«Non possiamo estraniarci dalla realtà che stiamo vivendo e che al momento purtroppo parla di oltre 50mila contagi giornalieri in Lombardia – commenta sul tema il presidente del Crl Carlo Tavecchio – né tantomeno dalle segnalazioni pervenute dalle nostre affiliate relative ad accertati e documentati casi di positività nelle proprie rose». Sono poi arrivate anche le tanto sospirate modifiche al return to play (vedi pezzo sotto), una modifica per la quale lo stesso Tavecchio si era battuto in sede nazionale, perorando le richieste dei club, che giustamente hanno esposto la problematica in maniera urgente nelle ultime settimane.
«Auspichiamo che questo ulteriore posticipo della ripresa – conclude Tavecchio -, differenziato nelle date per la sola Eccellenza, categoria di interesse nazionale per la quale sono attualmente previste anche fasi nazionali, possa essere utile a finalizzare poi una vera e completa ripartenza del movimento». Parole condivisibili, che fanno comunque trasparire il timore (comune a tanti addetti ai lavori) di dover alzare bandiera bianca se non si riuscirà a ripartire entro il mese di marzo, per una questione di tempi. Certo, l’accorciamento a 7 giorni dell’intervallo tra la sopraggiunta negatività e la nuova idoneità per i casi di Covid che non hanno comportato complicazioni (come le ospedalizzazioni) degli atleti, può aiutare.
Vedremo anche cosa deciderà nei prossimi giorni il governo: nella serata di ieri il premier Draghi ha consigliato al presidente Figc, Gravina, di considerare la sospensione dei campionati o comunque di una prosecuzione a porte chiuse. Si sa: quel che succede nella massima serie rischia di ripercuotersi anche nei dilettanti.