CASTIGLIONE Amin El Ardoudi, centrocampista di nazionalità marocchina, classe 2004, è in forza al Castiglione dall’agosto del 2022, completando la parte quote del Campionato di Eccellenza. Centrocampista con attitudine all’ attacco, gioca di “fioretto” e non di forza. Si muove velocemente con cambi di passo e direzione che confondono gli avversari, che salta normalmente in dribbling, e questo comporta più falli subiti. E’ reduce da un periodo (da inizio anno) che lo ha visto protagonista, diventando un punto fermo nel gioco di mister Fabio Esposito dei cambi, quando c’è stato bisogno di velocizzare le azioni per portarsi sottoporta con velocità e costanza. Ora rientrato da un infortunio che lo ha reso indisponibile per più settimane ci racconta come si sente in una squadra che lo ha accolto come se fosse un veterano dei Mastini.
“Quando ho saputo che si interessava a me il Castiglione non volevo crederci, io allora ero in Primavera e cimentarmi in un Campionato di livello superiore, inizialmente, mi spaventava. Sono entrato in punta di piedi con il mio amico Said (Abdelouaret), ma da subito mi sono sentito come se fossi qui da sempre. Mi hanno accolto e in parte “coccolato”, la dirigenza, lo staff e gli altri giocatori. Il mister ci ha messo un po’ a capire bene il mio ruolo, ma vedendomi in azione, ha cominciato a farmi entrare nel gioco delle sostituzioni e come quota ho avuto dei privilegi. Sembro piccolo e la statura non mi aiuta, ma sono anche caparbio e tenace, in più ho la fortuna di essere bravo nei dribbling e incantare il difensore con movimenti tecnici. Ho giocato sicuramente dando tutto me stesso, l’infortunio non ci voleva, era il mio momento magico. Ho ripreso il ritmo partita nelle fila della juniores ed ora mi sento pronto. Penso che potrei avere qualche “chance” domenica con l’Ospitaletto, la panchina non mi spaventa se ho la possibilità di subentrare e di dare il mio apporto e poi chissà…”