MANTOVA Alla vigilia del meeting online della Delegazione di Mantova, in programma appunto domani sera, molte società virgiliane hanno rilanciato il decalogo elaborato dal cosiddetto Coordinamento dei Presidenti fondato da dodici club bresciani (Bagnolese, Bedizzolese, Carpenedolo, Cazzagobornato, Ciliverghe, Lumezzane, Rigamonti, Nuova Valsabbia, Orceana, Ospitaletto, Pro Palazzolo, Rovato e Vighenzi) che si sono uniti e hanno pubblicato un documento con dieci proposte per la ripresa di un calcio dilettantistico che, a loro avviso, deve essere riformato. L’auspicio è che la Lombardia possa costituire, in tal senso, il motore propulsore di un cambiamento che per forza di cose dovrà influenzare i piani alti della federazione e del Governo.
Queste le dieci proposte.
1. Attribuzione al settore dilettantistico (con obbligo di versare direttamente alle società sportiva) di una quota almeno del 2% dei proventi dei diritti televisivi e/o dei proventi derivanti da giochi/scommesse legati al calcio (attuali e future).
2. Deduzione fiscale del 150% del costo delle sponsorizzazioni (almeno per un triennio), destinate al calcio dilettantistico con introduzione di parametri dimensionali e limitazioni sul fatturato, sia per la società che effettua la sponsorizzazione sia che per chi la riceve, con limiti economici massimi.
3. Agevolazioni fiscali (per almeno un triennio) sul regime Iva del settore con esenzione totale dell’Iva sui costi tipici e incameramento totale dell’iva sui ricavi.
4. Agevolazioni sui canoni concessori degli impianti e sui costi delle utenze (acqua, gas, energia elettrica, telefonia etc.) con richiesta di interventi contributivi da parte della Regione Lombardia e degli Enti Locali.
5. Profonda revisione dei costi degli apparati centrali e regionali di Federazione e Lega con l’obiettivo di un risparmio di almeno del 10%, da ridistribuire direttamente alle società.
6. Moratoria per le quote di iscrizione ai campionati per la stagione sportiva 2021/2022 ed azzeramento definitivo delle quote per l’iscrizione attività di base.
7. Impegno, con incentivazioni e penalizzazioni, alla costituzione di tutta la filiera del settore giovanile, per le società che si iscrivono ai campionati (quantomeno dalla categoria Promozione in su).
8. Eliminazione progressiva del sistema delle deroghe sugli impianti sportivi, in modo da raggiungere l’obiettivo di impianti adeguati per l’iscrizione a tutti i campionati, anche favorendo la fusione delle società operanti nello stesso comune o in comuni contermini.
9. Previsione normativa per tutte le società di nomina di un medico sociale, con differenti compiti a seconda della categoria di iscrizione (es. riferimento medico, consulenza, presenza effettiva a seconda delle categorie etc.) anche attraverso convenzioni tra Lnd e Federazione dei medici sportivi, favorendo l’utilizzazione di medici neolaureati.
10. Promozione di intese con Regione Lombardia ed Enti Locali, per favorire, attraverso contributi dedicati, una più intensa collaborazione tra la Scuola e le società per lo sviluppo dell’attività di base dello sport calcistico.