MANTOVA Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi, ora è ufficiale. E’ Andrea Badalotti il colpo a sensazione del San Lazzaro: i biancazzurri, dopo aver ceduto alcuni gioielli come Azzali e Rasini, passano (è proprio il caso di dirlo) al contrattacco confermando uno degli uomini migliori della scorsa stagione, il centrocampista Fabio Visentini, e prendendo uno degli attaccanti di grido del nostro calcio nell’ultimo decennio. Badalotti a Borgochiesanuova cercherà il rilancio a 30 anni, dopo un paio di stagioni giocate tra Suzzara e il Veneto, dove ha vestito le maglie di Nogara e Garda. In precedenza aveva militato, tra le altre, con le maglie della Governolese e del Castel d’Ario. Tante volte, nel recente passato, il nome di “Badagol” era stato accostato ai biancocelesti di città, ma la trattativa non si era mai concretizzata. Quest’anno, invece, si sono create le condizioni perché il matrimonio si avverasse.
«Quando mi hanno proposto questo progetto – spiega Badalotti – ho deciso, con grande entusiasmo di accettare la sfida. Il San Lazzaro è una squadra giovane, ma ha tanti ragazzi di grande qualità cresciuti in un vivaio storicamente importante. Darò il mio apporto d’esperienza, anche se dentro mi sento sempre un ragazzo. E poi ho l’opportunità di giocare per la prima volta assieme al mio amico Visentini. In tanti anni di carriera non siamo mai riusciti a militare con la stessa maglia. Abbiamo giocato spesso lontani dalla nostra provincia, e quando tornava lui, andavo fuori regione io. Ora ci siamo riuniti e lotteremo fianco a fianco nel prossimo campionato. Chi mi ha convinto? Con il diesse Michele Jacopetti c’è sempre stato un buon rapporto, quando mi ha chiamato c’era poco da discutere, solo limare qualche dettaglio. Avevo voglia di tornare a casa, con il San Lazzaro posso giocare letteralmente a due passi dalle mura domestiche. La fatica del lavoro quotidiano inizia a farsi sentire, essere un giocatore “a chilometri zero” avrà degli indubbi vantaggi. E poi vestirò la maglia di una realtà importante del calcio mantovano, sarà una bella sfida».
«Dei miei nuovi compagni – spiega – conosco solo Visentini e Pini – sono pronto a mettermi a disposizione del tecnico Stefano Negrini per creare sin da subito un buon gruppo. Penso sia fondamentale per riuscire a creare la giusta sintonia in squadra».
Un colpo, insomma, che riporta grande entusiasmo in una piazza che ha appena vissuto una retrocessione dopo un’annata difficile: «Ma i ragazzi in rosa sono di valore – dice Badalotti -. Ora non sappiamo chi saranno quelli che resteranno o che andranno via, ma la società farà in modo di allestire una rosa in grado di ben figurare anche in un torneo di ottimo livello come la Promozione».
Andrea non vede l’ora di cominciare, anche se questa estate calcistica anomala caratterizzata dall’epidemia di Covid, non si sa quando finirà: «Si dice che giocheremo non prima dell’autunno inoltrato – conclude – ed effettuare una preparazione un po’ più lunga potrebbe essere un toccasana per noi centravanti. Ma a dire il vero spero in un rientro in campo il prima possibile: vorrebbe dire riconquistare la normalità giocando a calcio, la nostra grande passione».