Calcio serie B – Acm, con la Salernitana per tornare a correre. Mister Possanzini: “Prepariamoci a pedalare”

possanzini festa

Mantova Non c’è un attimo di tregua. La Serie B tornerà in campo questa sera, a tre giorni dal turno infrasettimanale disputatosi tra martedì e mercoledì. La quarta giornata di campionato segnerà la fine della prima fase: dal 2 al 13 settembre è prevista la pausa delle Nazionali. Il Mantova chiuderà in bellezza: domani alle 20.30 al Martelli arriva la vice-capolista Salernitana. «So cosa aspettarmi – spiega mister Davide Possanzini – . Però alla fine le gare si sviluppano sempre in modo diverso rispetto a quello immaginato. Loro giocano a calcio, basta guardare i dati: tanto possesso palla e supremazia territoriale. Credo che sarà una partita diversa dalle altre, ma dal canto nostro dovremo rimboccarci le maniche e pedalare». Come in ogni pre gara, alla domanda sulla possibile formazione, l’allenatore risponde così: «I dubbi li ho sempre. Dovrò vedere le condizioni dei ragazzi e scegliere in base anche alle caratteristiche dell’avversario. Fino ad ora abbiamo affrontato le squadre più in forma della competizione e per noi è stato un bene. Abbiamo sbattuto la faccia sulle difficoltà, imparando tanto». In C, i match ravvicinati sono stati un punto di forza dei biancorossi. Ma riguarda il passato, come sottolinea il tecnico. «È quello che sto cercando di far capire ai ragazzi. Sono due campionati con caratteristiche diverse. Ovvio che tutti vorremmo si riproponesse quella situazione, ma nella vita non è possibile. Ci sono tante variabili, per questo l’unica certezza deve rimanere il nostro gioco. Però spero che in un futuro giocare partite ravvicinate e prepararle in poco tempo, torni ad essere un nostro punto di forza. Ma adesso dobbiamo concentrarci sulle difficoltà che incontreremo qui». Rispetto alle avversarie, l’Acm è una squadra poco fallosa e che subisce tanto. «Penso che il calcio vada giocato. Non ci si salva solo “picchiando” gli altri o difendendosi. Noi siamo nati diversamente: abbiamo giocatori che non hanno nelle loro caratteristiche l’ostruzione del gioco. Gli altri per toglierci la palla invece, ricorrono spesso a falli, ma la cosa preoccupante è il numero degli ammoniti rispetto ai tackle subìti. Purtroppo il calcio sta andando verso quella direzione, di conseguenza dovremo imparare a conviverci quotidianamente». «I nuovi li vedo bene – conclude Possanzini – . È normale che il processo di adeguamento come il conoscere la piazza, la storia e i compagni di squadra, richieda tempo. Ma sono molto contento perché tutti quanti si stanno impegnando tantissimo. L’unica cosa che non vorrei venisse fatta, è la distinzione tra chi c’era e chi è arrivato dopo. Mi piacerebbe si parlasse del Mantova come un tutt’uno. Ognuno ha le proprie difficoltà: è un processo naturale della vita. Perdere una partita non vuole dire fallire, ma imparare. Dal canto nostro però dovremo trovare il giusto equilibrio per far sì che succeda meno».
Samuele Elisse