Calcio Serie B – Mantova, a Sassuolo serve un’impresa. Ci proviamo?

MANTOVA «Affrontiamo i più forti», dice Davide Possanzini. Bastano queste poche parole per capire quanto sia difficile l’impegno che attende oggi il Mantova. Di fronte ai biancorossi, appunto, “i più forti”: il Sassuolo. Quella squadra che per Possanzini è qualcosa di più di un semplice avversario. In neroverde l’allenatore del Mantova ha raccolto gloria come vice di De Zerbi: tre stagioni che, come ammesso dallo stesso mister, gli sono rimaste nel cuore. Oggi alle 17.15, Possanzini ritrova il Sassuolo per la prima volta su un’altra panchina e l’emozione non mancherà.
Come dicevamo, il livello di difficoltà per il Mantova è massimo. Possanzini non gioca a nascondino quando afferma che il Sassuolo è la squadra più forte. Gli emiliani, allenati dal campione del mondo 2006 Fabio Grosso, non hanno badato a spese per tornare subito in quella Serie A che hanno frequentato ininterrottamente nelle ultime 11 stagioni. Non si può dire che stiano deludendo, anche se sono “solo” secondi in classifica. A parte il capitombolo con la Cremonese (1-4) alla quarta giornata, hanno sempre portato a casa dei punti. Dunque non perdono da oltre due mesi, nel corso dei quali hanno conquistato ben 5 vittorie su 7 partite. Segnano a raffica: 23 gol in totale (15 nelle ultime 4 gare!). Ben 10 giocatori sono andati in rete almeno una volta: Thorstvedt ha raggiunto quota 5, Laurientè e Pierini lo seguono a 4. E all’appello manca ancora un certo Domenico Berardi, uno dei (pochi) bomber italiani degli ultimi anni degni di questo nome, campione d’Europa con la nazionale azzurra nel 2021. Berardi, che è l’attaccante più prolifico della storia del Sassuolo, è reduce da un lungo infortunio e proprio oggi potrebbe tornare a giocare dal primo minuto dopo qualche spezzone nelle ultime partite.
Insomma, per il Mantova sono attese vagonate di insidie. Da qui a considerare i biancorossi vittime sacrificali, ce ne corre. In fin dei conti, i ragazzi di Possanzini hanno dimostrato di giocarsela sia con la Sampdoria che col Palermo, e pazienza se nelle due sfide hanno raccolto solo un punto. Certo, ripetersi contro il Sassuolo sarà tremendamente complicato, ma la sfida va raccolta e giocata senza timori. Anche se i numeri sono tutti contro il Mantova, a partire dal pessimo ruolino di marcia in trasferta: 2 punti in 6 partite. Proprio uno di questi due punti è stato conquistato al Mapei di Reggio Emilia (contro la Reggiana), ovvero lo stadio teatro del match odierno. Chissà che non sia di buon auspicio. Il Mantova ha bisogno di un’impresa contro pronostico, cosa che finora non gli è mai riuscita. Pensiamo a quanti benefici a livello di autostima potrebbe portare una vittoria, o anche un pareggio, contro questo Sassuolo. Provarci è un dovere, per dare la svolta a un campionato che il Mantova sta conducendo bene ma che (sensazione diffusa) potrebbe riservare soddisfazioni ancora più grandi. Crederci magari non sarà sufficiente, ma sarebbe già un primo passo.

Imprevisto dell’ultima ora in casa Mantova. Nell’elenco dei convocati non figura Francesco Ruocco, che nel corso della rifinitura di ieri ha rimediato una contusione in un fortuito scontro di gioco. L’attaccante si aggiunge quindi a Radaelli, mentre Mensah dovrebbe partire dalla panchina. Mister Possanzini ha preannunciato novità rispetto al match col Palermo, dove a sua volta aveva cambiato ben 8 undicesimi rispetto alla gara con la Samp. Appaiono scontati i rientri di Redolfi, Brignani, Burrai (quest’ultimo è in diffida). In attacco, ballottaggio Debenedetti-Mancuso per il ruolo di punta centrale, ma potrebbero giocare entrambi: in tal caso l’escluso sarebbe Aramu. Dubbio a destra tra Galuppini e Bragantini, mentre l’assenza di Ruocco spalanca le porte a Fiori sulla sinistra.
I tifosi mantovani al seguito saranno un migliaio. Raggiungeranno Sassuolo due pullman del Ccmc e decine di auto private. La prevendita del settore ospiti si è conclusa ieri sera.