MANTOVA Il Mantova si avvicina al terzultimo impegno del suo anno di grazia 2024. Domani al Martelli (ore 15) sbarca il Frosinone. Fino a pochi mesi fa tra le due squadre c’erano due categorie di differenza. Oggi non solo si ritrovano in Serie B, ma si affrontano addirittura in uno scontro diretto per la salvezza. L’anomalia è chiaramente il Frosinone, che ha male assorbito la retrocessione dalla A, incappando in un pessimo avvio di campionato. L’arrivo di mister Greco al posto di Vivarini ha portato a un miglioramento, ma i ciociari sono ancora nelle retrovie.
Il tecnico del Mantova Davide Possanzini non si fida: «Mi aspetto una partita tatticamente complicata – spiega – . Il Frosinone ha iniziato male il campionato, però è una squadra valida. Nell’ultimo periodo ha sistemato i risultati, mentre le prestazioni secondo me non mancavano neanche prima. Ora sono un po’ più concreti, sia in fase difensiva che offensiva. Dovremo stare attenti e curare ogni minimo dettaglio». Possanzini riferisce delle condizioni del suo Mantova: «La squadra sta bene e si allena con fiducia. Certo, vorrei avere tutti a disposizione e invece mi mancheranno tre elementi (Burrai, Radaelli e Ruocco). Però non è un problema: abbiamo tanti giocatori duttili e affidabili. Tutti possono giocare e si stanno “disputando” la maglia da titolare. Per me è il momento più difficile della settimana perchè tocca a me scegliere. Siamo consapevoli dell’importanza di questa partita. Vorremmo fare qualcosa di più, secondo me lo abbiamo nelle corde».
In settimana il dt Botturi ha parlato di un eccesso di pessimismo che aleggerebbe intorno alla squadra. Possanzini è serafico al riguardo: «Se si fa questo mestiere – osserva – è inevitabile andare incontro a giudizi, opinioni, critiche e applausi. Il segreto è non perdere l’equilibrio, gestire bene tutto questo. Io dico che i giocatori hanno una fortuna: quella di tornare in campo e smentire i commenti negativi che ricevono. Purtroppo a volte si considerano solo i risultati, senza tener conto del percorso che si sta compiendo. Ma non è un problema: così va il calcio». Gli chiedono se la sente di rivolgere un appello ai tifosi: «Assolutamente no – risponde – . Ognuno è libero di esprimere la propria opinione. A Bolzano i nostri supporter non hanno mai smesso di sostenerci. Più di così davvero non possiamo chiedere. E nemmeno possiamo pensare che ci dicano che siamo belli e bravi tutti i giorni. Io penso che ogni critica arrivi per amore, non per il gusto di rompere le scatole. Quindi andiamo avanti per la nostra strada con fiducia e serenità».
Tornando al campo, il Mantova ha subìto 5 gol nelle ultime due partite: si è inceppato qualcosa? «Siamo stati castigati più del dovuto – dice Possanzini – . Più che sul numero dei gol, però, mi soffermo sul momento che precede la rete. È lì che dobbiamo migliorare. Bisogna impedire agli avversari di creare i presupposti per segnare. Ci stiamo lavorando da un anno e mezzo, a volte ci riusciamo e a volte no. Allo stesso modo dobbiamo migliorare sul fronte offensivo: siamo la quinta squadra migliore per occasioni create». Nessun allarme sulle reti prese a freddo contro Pisa e Sudtirol: «La palla era nostra, poi abbiamo sbagliato un passaggio e preso gol. Non è una questione di approccio. Sono momenti di una stagione, ci è capitato anche l’anno scorso».