MANTOVA Il Mantova vuole una motivazione in più, anzi due, per vincere a Cesena e assicurarsi il passaggio al secondo turno dei play off? Il consiglio è sfogliare gli almanacchi. Proprio a queste due voci: “Cesena” e “play off”. Ad esse, nella ultracentenaria storia biancorossa, sono legate più amarezze che gioie. Premesso che, in caso di eliminazione, nessuno in viale Te si straccerebbe le vesti, quella di domani è l’occasione per invertire il trend.
Per passare il turno il Mantova a Cesena ha un solo risultato a disposizione: la vittoria nei 90 minuti. Roba che al “Manuzzi” non s’è vista mai. L’unico successo del Mantova in casa del Cesema risale infatti al febbraio 1947, quando lo stadio attuale non era ancora stato costruito. Il match, peraltro, non si giocò nemmeno a Cesena, bensì a Reggio Emilia. Decisivo un gol di Trevisani dopo 4 minuti. Nei restanti 11 incroci di campionato, solo 6 pareggi per il Mantova. Il 26 gennaio ’69 il ko più pesante per i virgiliani (3-0), ma è del 10 giugno ’73 la sconfitta più amara: siamo alla penultima giornata, i romagnoli vincono 2-1 e festeggiano la promozione in A, mentre la domenica successiva l’Acm non va oltre l’1-1 col Brescia e retrocede in C. Cesena-Mantova torna nell’era Lori: 4 partite tra il 2006 e il 2010, con due 1-1 firmati entrambi da Spinale e altrettanti successi romagnoli. Finalmente una gioia per il Mantova nell’ultimo precedente dello scorso 3 aprile: il soporifero 0-0 vale la salvezza matematica.
Dal tabù Cesena a quello play off il passo è breve. Nemmeno con gli spareggi promozione il Mantova ha un bel rapporto. Fatta eccezione per la straordinaria annata 2004-05, quando i biancorossi di Di Carlo spazzano via Frosinone e Pavia risalendo in B dopo 32 anni. Nella stagione successiva il miracolo sembra ripetersi quando il Mantova elimina il Modena in semifinale, ma poi arriva la notte di Torino e addio sogni di gloria. Solo delusioni negli altri casi. A cominciare dal ’94, primo anno di adozione dei play off in C1: Mantova eliminato nella doppia semifinale col Como (sconfitta 2-1 al Sinigallia e 0-0 al Martelli), nonostante i 15 (!) punti di vantaggio sui lariani nella regular season. Lacrime amare anche in C2: nel ’99 contro il Prato (sconfitta 2-1 in Toscana e 1-1 al Martelli); e nel 2003 col Sudtirol (vittoria 2-1 al Martelli, 2-0 tirolese al ritorno sul neutro di Treviso). Da dimenticare i recenti play off di D, peraltro utili solo a formare una graduatoria per eventuali ripescaggi: nel 2018 il Mantova naufraga 5-2 ad Arzignano; un anno dopo, guadagna la finale strapazzando 4-0 la Caronnese, ma poi cade al Martelli 2-1 con la Pro Sesto.
Insomma, la storia sentenzia che a Cesena e nei play off l’Acm ha raccolto più delusioni che soddisfazioni. Ma i tabù sono fatti per essere infranti. Possiamo provarci, vero Mantova?