MANTOVA Veni, vidi, vici. La prima volta di Luigi Giorgi in Serie D, dopo una carriera spesa tra A e B, si è risolta in trionfo. La promozione col Mantova ha arricchito il suo palmarès, ma soprattutto lo ha riportato al centro della scena dopo un paio di annate disturbate da problemi fisici. Il 33enne centrocampista ascolano è pronto a tornare anch’egli tra i professionisti. Se possibile con la maglia biancorossa.
«Al di là del Covid e del dramma che ha rappresentato – racconta da San Benedetto del Tronto, dove sta trascorrendo le vacanze – mi lascio alle spalle una stagione importante e nuova per me. Non rinnego la scelta che ho fatto, anzi è stata quella giusta. Abbiamo dominato il campionato in lungo e in largo, la promozione non è mai stata in discussione. Ciò non significa che sia stato tutto facile: gli ultimi risultati in calando hanno dimostrato che, per vincere, bisogna sempre tenere alta la guardia».
Giorgi elogia il gruppo. «Ho avuto la fortuna di rapportarmi con ragazzi seri e disponibili, che hanno saputo far tesoro dei consigli dei più esperti. Come me, ma anche Altinier e Dellafiore, professionisti esemplari. A livello umano è stata davvero una grande esperienza. Perchè, al di là della categoria, è bello lavorare con dei giovani che hanno voglia di imparare. L’unica cosa brutta è il non aver potuto festeggiare la promozione sul campo. Perchè questa promozione andava proprio festeggiata: vincere quando sei “obbligato” a farlo non è mai semplice».
Proprio ai più giovani, l’esperto centrocampista biancorosso non ha lesinato consigli. «Ho avuto un bel rapporto con tutti – svela – . Ma forse il più stretto è stato con Carminati, ragazzo bravissimo, che quando ha commesso qualche errore si è sempre rimesso in gioco con grande volontà. Per lui, come per tutti gli altri, sarebbe stato più semplice giocare in C col Renate che in D col Mantova: qui la pressione è veramente alta. Marco l’ha affrontata nel modo giusto, è cresciuto, può migliorare ancora tanto, ma sono convinto abbia i mezzi per una carriera tra i professionisti».
Giorgi è soddisfatto anche a livello personale: «Penso di essermi gestito bene e di aver dato il mio contributo – afferma – . Io però ero a venuto a Mantova per un solo obiettivo: vincere il campionato. L’abbiamo centrato e questo è l’importante». Idee chiarissime sul futuro: «Vorrei restare e l’ho già comunicato al direttore sportivo. Nessun problema di ingaggio o altro. Attendo la risposta della società con speranza e serenità. Se il Mantova ritiene che possa essere utile anche l’anno prossimo, non ha che da dirmelo: io ci sono».