MANTOVA Era nell’aria, ma alzi la mano chi si aspettava di centrare l’obiettivo già nella mattinata di ieri. E invece è successo: alle 11.50 il Mantova ha comunicato che erano stati superati i 3mila abbonamenti. Il contatore martedì si era fermato a 2.903: ciò significa che in una sola mattina sono state sottoscritte 100 tessere. Poi altre 200 nel pomeriggio, per un totale di 3.232 abbonamenti. Davvero sbalorditivo. Era dagli anni della Serie B, quindi dalla gloriosa era-Lori, che non si toccavano queste cifre. E non è finita qui, perchè la campagna chiuderà alle 18 di lunedì. Nella classifica degli abbonamenti del girone A, il Mantova occupa finora il secondo posto dietro al solo Vicenza, che ha toccato quota 6mila. Se la gioca con la Triestina, che come l’Acm proprio ieri ha superato i 3mila; il Padova è lontanissimo, nemmeno a 2mila.
C’è di più. La società ha comunicato che la curva Te ha raggiunto la capienza massima prevista (circa 2.800 posti) con il solo numero di abbonamenti sottoscritti. “Da questo momento – prosegue la nota – non sarà più possibile emettere abbonamenti per il settore sopracitato. Contestualmente, e per lo stesso motivo, non sarà possibile emettere biglietti per le singole gare a partire da quella di lunedì sera contro il Padova”. Come dire: curva esaurita da qui alla fine del campionato. In realtà posti liberi ce ne sarebbero, tant’è vero che in viale Te si sta pensando di aumentare la capienza del settore (ovviamente previo accordo col dispositivo di sicurezza vigente) sottraendo posti alla curva Cisa che, salvo casi sporadici, è destinata a rimanere poco frequentata.
Restano, come dicevamo, i numeri eccellenti che certificano il ritorno della “febbre biancorossa” dopo anni deprimenti. I motivi? L’innegabile feeling che il presidente Filippo Piccoli è riuscito ad instaurare con la piazza, anche tramite iniziative speciali rivolte ai tifosi; il repulisti a livello tecnico-dirigenziale, che ha portato all’allontanamento di personaggi mai entrati in sintonia col pubblico biancorosso; l’intenzione dell’attuale proprietà di riportare in alto il Mantova. E, come ciliegina, la riammissione in Serie C piovuta dal cielo come un regalo inaspettato. E, chissà, forse come un segno del destino. Capitalizzare tutto questo entusiasmo sarà il prossimo, fondamentale passo.