Mantova I tifosi del Mantova lo sanno: in un momento di vacche magre si può trovare qualcosa di positivo anche in un punto. Quello conquistato domenica a Crema con la Pergolettese. La critica che però sarebbe opportuno muovere ai biancorossi è che gli sconti diretti vanno vinti e il Mantova in questa stagione ne ha falliti troppi. Ma ci arriveremo più avanti. I biancorossi venivano da una settimana particolare, nella quale c’è stato un cambio al timone della guida tecnica. E che cambio. L’arrivo di Mandorlini ha modificato i modi di lavoro, le idee e soprattutto ha portato molto carisma. Che è riuscito a trasmettere durante la settimana di allenamenti e in partita. Questo il primo elemento che ha consentito al Mantova di trovare più solidità difensiva ed equilibrio in campo. Ma come ha detto il mister in conferenza stampa «non possiamo accontentarci». Come dargli torto. Il Mantova è al terzultimo posto in classifica e sul groppone quei 49 gol subiti che pesano come macigni nella testa dei giocatori.
Il non aver subito gol nella gara di Crema sicuramente può far sorridere il tecnico biancorosso, che ripartirà da qui per preparare il match contro la Triestina, ormai una vera minaccia per i biancorossi. Dispiace per chi la pensa diversamente, ma in questo caso non può bastare un pareggio. Con la sconfitta dell’andata e il momento magico degli alabardati, per il Mantova conta solo la vittoria. Come? Non importa. Basta un gol in più degli avversari. Già, quel gol però va realizzato e soprattutto va costruito. Se il metro di giudizio per analizzare la fase offensiva del Mantova è la gara contro la Pergolettese, non c’è da stare sereni. Decisamente insufficienti le prove fornite da Bocalon e Mensah: troppo statico il primo e troppo impreciso il secondo. L’unico ad averci provato, ma senza troppa fortuna, è stato Guccione con un tiro dalla distanza e dei passaggi non sfruttati dai compagni di reparto. Servono nuove soluzioni: non tanto negli interpreti, ma nelle idee di gioco per mandare in porta le bocche da fuoco virgiliane. Magari con qualche inserimento in più dei centrocampisti, oppure sfruttando meglio le corsie laterali. E questa settimana Mandorlini insisterà molto anche su questo.
Insomma, serve una vittoria per voltare davvero pagina e tornare a mettere pressione alle altre pretendenti. Con Triestina e Piacenza, il Mantova ha due grandi occasioni per rimettersi in gioco in questa corsa salvezza ancora troppo indecifrabile. Fallire queste due gare sarebbe un vero e proprio suicidio.