Tumore alla prostata: a Mantova un percorso certificato per i pazienti

MANTOVA Una nuova certificazione per il Carlo Poma. È quella per il trattamento del tumore alla prostata, un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) che ha ottenuto l’Uni En Iso 9001:2015 dall’Ente internazionale Certiquality, dopo quattro anni di lavoro. «Certificazione significa che il paziente entra in un percorso con attività diagnostica, terapeutica e riabilitativa valutato in tutte le sue parti», ha spiegato ieri al riguardo il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma Raffaello Stradoni. In Lombardia ogni anno si contano circa 6mila nuovi casi di cancro alla prostrata, un centinaio al Poma e si stima che oltre 75mila lombardi convivano con questa neoplasia. Nel 2012 ci sono stati 36mila casi in tutta Italia, ne sono previsti 44mila nel 2020 e 52.000 nel 2030. «Si tratta della seconda neoplasia più presente nella popolazione maschile – ha detto Paolo Parma, responsabile del Pdta e di Urologia dell’ospedale di Pieve di Coriano -. Nel 2020 metteremo on line anche la carta dei servizi per rendere noti i tempi di ogni analisi». Il core team sarà composto da quattro urologi, due radioterapisti, un oncologo, un esperto in diagnostica per immagini e un responsabile di medicina nucleare a cui si aggiungerà psicologo in caso di necessità. «Miglioramento, organizzazione e misurazione sono la parte centrale di un lavoro multidisciplinare», ha aggiunto Enrico Burato, direttore qualità, accreditamento e risk management, «nella nostra azienda abbiamo 90 pdta. L’obiettivo è aderire alle buone pratiche e seguire una logica dell’equità per dare ai pazienti lo stesso trattamento». In Italia esistono già una ventina di ospedali che hanno acquisito questa certificazione, il Poma è il primo in Lombardia. «A Mantova c’è una sanità di eccellenza di cui facciamo fatica a riconoscere», ha concluso il direttore sanitario Riccardo Bertoletti.
Tiziana Pikler