MANTOVA Nel day after di Padova, in casa Mantova c’è sempre il mercato in primo piano. È di ieri la notizia dell’ingaggio di Davide Di Molfetta, attaccante esterno, scuola Milan. Con il suo arrivo la campagna acquisti dell’Acm può dichiararsi conclusa. Nato il 23 giugno 1996 a Sesto San Giovanni, Di Molfetta vanta un percorso molto simile a tanti dei suoi nuovi compagni: inizio di carriera promettente, non pienamente mantenuto negli anni successivi. Nella Primavera rossonera, con Brocchi allenatore, arriva a 13 gol nella stagione 2014-15; tra i suoi compagni figuravano Donnarumma, Calabria, Locatelli, Cutrone. Sempre col Diavolo vince il torneo di Viareggio ed esordisce in Serie A il 30 maggio 2015 nel finale di Milan-Atalanta. Nella stagione successiva scende in Serie C e da lì non si muoverà più. Gli almanacchi registrano 155 presenze (play off e play out compresi) con le maglie di Benevento, Rimini, Prato, Vicenza, Piacenza e Catania. Con i siciliani, lo scorso anno, ha totalizzato 24 presenze e due gol fino allo stop del campionato causa Covid.
L’arrivo di Di Molfetta arricchisce un reparto offensivo ancora tutto da scoprire. I vari Ganz, Vano e Cortesi si sono aggregati solo negli ultimi giorni e, a parte Vano nel secondo tempo di Padova-Mantova, non sono mai scesi in campo. Di questo reparto fa teoricamente ancora parte Finocchio, che tuttavia non è stato convocato in nessuna delle tre partite disputate finora e dunque è ormai palese non rientri nei piani di Troise.
Non solo l’attacco va messo a fuoco. La sconfitta di Padova, pur con tutte le attenuanti di un avversario decisamente più attrezzato e ambizioso, ha evidenziato una squadra ancora priva di un’identità definita. Non lo possiamo sapere, ma l’impressione è che il Padova sarebbe riuscito a vincere anche se Rosso non avesse sciaguratamente fallito il 2-0. Tanta è stata la superiorità esibita dai veneti per tutti i 90 minuti. Il Mantova resta qualcosa di misterioso, una squadra destinata sicuramente a crescere. Il difficile è quantificare questi margini di crescita. Nelle prime tre gare di campionato i biancorossi hanno esibito una discreta personalità con la Fermana; una prestazione a due facce con il Carpi; e tanta sofferenza con il Padova. Dunque indicazioni contrastanti, che solo il tempo aiuterà a comprendere meglio. Il calendario non aiuta, visto che riserva ai biancorossi due big come Perugia e Sambenedettese. Qualche punto, tuttavia, bisognerà pur cercare di portarlo a casa.