Mantova Domani alle 18 a Carpi si svolgerà l’attesa riunione dei soci del Mantova. In realtà si prevedono numerose assenze tra gli azionisti di minoranza: da Penta a Colombo, da Aitini a Maraniello e forse altri ancora, sono parecchie le defezioni annunciate. Saranno invece presenti sia l’azionista di maggioranza Maurizio Setti che il direttore generale Gianluca Pecchini, nonchè il presidente Ettore Masiello. Tra i partecipanti, in rappresentanza di Pablo Dana (che detiene poco più del 12% del capitale) è atteso anche Federico Strafinger. Il quale approfitta dell’occasione per precisare questo: «Noi abbiamo avanzato il diritto di recesso, da esercitare entro il 30 giugno. Ma questo non significa che usciremo dal Mantova: anche in base a quello che emergerà nelle prossime riunioni decideremo se esercitare o meno questo diritto».
Le bocche dei soci, in attesa dell’assemblea, restano cucite. Filtra tuttavia del malcontento tra gli azionisti di minoranza: questioni forse mai affrontate apertamente, che per la prima volta verranno messe sul tavolo e che andranno risolte, prima di pianificare il futuro. Difficile che ciò accada subito domani sera, più probabile che occorra qualche giorno per trovare la quadra.
Sia come sia, è intenzione di tutti non tirarla troppo per le lunghe. Anche perchè, secondo altre voci ricorrenti, non si è ancora del tutto persa la speranza di chiedere il ripescaggio in C, qualora si presentasse l’opportunità. Certo per farlo occorrerà, oltre che la disponibilità economica, una struttura societaria solida e coesa. A scanso di illusioni, va comunque detto che al momento sono ben maggiori le probabilità che il Mantova disputi il suo terzo campionato di fila in Serie D. Perdendo i play off, i biancorossi sono finiti nella seconda graduatoria ripescaggi, che verrebbe presa in considerazione solo dopo aver consultato le 9 società della prima graduatoria. Il termine per le iscrizioni in C scade il 24 giugno: solo allora avremo un quadro più chiaro dei posti disponibili.