Lemme a Mantova per fare “ingrassare” i portafogli

MANTOVA Ha raggiunto la notorietà per avere brevettato un regime alimentare rivoluzionario che fa dimagrire tutti senza pesare cibi e calorie. Ora  Alberico Lemme, il famosissimo “farmacista di Desio”, come è chiamato popolarmente anche nei salotti televisivi, inverte la marcia e si propone per fare “ingrassare”. Non i fisici, ma i portafogli. Ha elaborato un sistema economico-finanziario in grado di muovere in circoli virtuosi l’economia dei comuni, partendo da minime sottoscrizioni popolari che trasformano gli euro in “buonolire” (così le ha chiamate lui), i quali possono tornare a essere convertiti in euro.
Il meccanismo ha trovato un brevetto depositato in questi giorni dall’avvocato mantovano  Camilla Signorini, con possibilità di accoglienza proprio in alcuni comuni mantovani coi quali il dottore ha già avuto i primi abboccamenti. Hanno manifestato interesse intanto i sindaci di Quistello e di Curtatone, ma l’ambizione è di farne progetti pilota esportabili in tutto il paese. Proprio per darne piena esposizione Lemme sarà sabato a Quistello in udienza non pubblica con alcuni amministratori.
Come funziona questo progetto brevettato? Il principio, lo spiega lo stesso Lemme, non si doscosta molto dai buoni spesa Esselunga, se non per il fatto che mentre quelli possono trovare scambio solo all’interno della catena del gruppo, i “buonolire” potranno essere spesi all’interno delle intere comunità che li adottino. Non monete, sia chiaro, ma “buoni” che troveranno un corrispettivo “aureo” in una Onlus, associazione no-profit che appunto non ne trarrà profitto, ma che cambierà quel denaro convertendolo e mettendolo a disposizione dei più bisognosi; i quali a loro volta lo faranno girare nella comunità di appartenenza.
Non solo. L’espansione dei buoni potrà avvenire virtualmente attraverso forme di sponsorizzazione e-commerce, dove produttori o imprenditori locali, dietro il parere di un’apposita commissione di garanzia, saranno veicolo di raccolta e redistribuzione di queste riserve. «Questa volta ho superato persino l’idea di “genio”», commenta lo stesso Lemme.