MANTOVA – Pronti? Via! Dalle 14 di oggi si taglia ufficialmente il nastro inaugurale della Sagra di Sant’Anselmo edizione 2025 nella sua nuova ubicazione sulle aree di parcheggio del Boma; scelta che l’amministrazione ha previsto di mantenere stabile per almeno tre anni, non senza sollevare polemiche e perplessità, oltre che ventilati ricorsi da parte dei proprietari delle stesse aree, nella cui convenzione col Comune non sarebbero previsti spazi a uso pubblico occupabili per tempi tanto dilatati quanto quelli del luna park, che chiuderà i battenti il 23 marzo, con concessione di altri tre giorni per smontare il tutto. Saranno 55 attrazioni ludiche più 13 stand per consumazioni o gadget.
Gli operatori, non tutti soddisfatti, lamentano la difficile raggiungibilità del posto, che diversamente dalla precedente collocazione al parco Te ora dovranno fare i conti con spostamenti obbligati in auto o autobus (linea 12 con corse potenziate). Anche per questo faranno concessione al pubblico di un’ora gratis per tutti, giovanissimi e meno giovani su tutte le attrazioni.
Ma già fra chi ha percorso le aree delle giostre ancora ferme è scattata la sensazione della scarsa fruibilità, e questa non solo dettata dalla nuova collocazione, bensì dai costi delle giostre stesse, con ticket che spaziano dai 3 agli 8 euro. Prezzi difficilmente sostenibili dalle famiglie per un divertimento prolungato. Ma prezzi adeguati, per gli operatori, anche in ragione dei costi di gestione ormai alle stelle. A loro quest’anno, dicono, è toccato persino farsi carico dei 20 bagni chimici installati.
Ciò che non è stato previsto, invece, è un barrierarmento con semplici transenne da cantiere, specie ove sono impiantate le giostre più prossime a strada Favorita. Lo sostiene il capogruppo dell’opposizione consiliare Stefano Rossi (Mantova ideale): «Voglia il cielo che un bambino non scappi in strada, ed è purtroppo così facile che accada. Ho evidenziato per tempo questa situazione di reale pericolo, ma senza avere risposte né dal Comune né dagli operatori».