MANTOVA Il Mantova festeggia il ritorno in Serie C. Una cavalcata tagliata a metà da un virus che ha impedito ai virgiliani e alle sue avversarie di chiudere sul campo la stagione. Un Mantova assemblato con giocatori che vantano esperienze in categorie superiori, come Giorgi, Dellafiore, Altinier, utili a dare man forte ai più giovani. A questi sono stati affiancati altri interpreti che già conoscevano la Serie D come bomber Guccione , scatenatosi anche quest’anno a suon di gol, come fece con la maglia della Pro Sesto. Ma per vincere bisogna affidarsi a giocatori che sanno come si vince in Serie D. Lunga la lista. A partire da una delle colonne portanti della retroguardia: Andrea Venturini. Il difensore romagnolo ha vinto la quarta serie a Ravenna nella stagione 2016-2017 collezionando 32 presenze con un gol segnato. Doppia vittoria per il centrocampista Michele Valentini. La prima con la maglia del Teramo nella stagione 2011-2012 con 9 gol in 31 partite. Due anni fa è arrivato l’altro successo, questa volta con la maglia dell’Imolese: 33 presenze e 3 gol. Una pedina importante quest’anno nello scacchiere di Brando prima e Cuffa dopo. Altro centrocampista vincente, Nicola Mazzotti: L’ex Forlì con 15 presenze e 4 gol nel Cuneo vinse la serie D nella stagione 2010-2011. Poi si passa al trio di Rieti. Due giocatori e un allenatore. SI parte con Simone Minincleri che con la formazione laziale ha vinto il campionato di serie D mettendo a segno 5 gol in 17 gare. In quella stessa squadra c’era anche il bomber biancorosso Luigi Scotto, che fece 16 gol in 32 gare. Mathias Cuffa giocava ancora: 30 presenze e 8 gol, Giocatore d’esperienza, un lusso per la categoria. Esattamente come è stato lo scorso anno. Nell’ultima stagione invece è stato un valore aggiunto, per i giovani e per la prima squadra. Sono loro i mister C della squadra virgiliana. E ora per tutti i protagonisti di questa cavalcata potrebbe arrivare la grande occasione: disputare un campionato di C. I giovani hanno avuto la possibilità di crescere e chissà che qualcuno possa meritare la fiducia di colui che farà da direttore d’orchestra nel Mantova di domani. Ma lo stesso per il resto della rosa.