Mantova Tra i giocatori biancorossi, nonostante un periodo complicato, nel quale ancora non si capisce quale strada prenderà il campionato, c’è spazio ancora per le emozioni. Il difensore del Mantova Simone Aldrovandi si appresta a vivere, in qualsiasi modo si evolva l’emergenza Coronavirus, un finale di stagione da brividi. Da quasi nove mesi il suo calendario è puntato sul mese di aprile. «Il 13 aprile diventerò papà. Sarà una femminuccia e si chiamerà Beatrice. Un giorno che attendo con trepidazione, anche se non stiamo vivendo un momento molto sereno». Un passo importante nella vita di ogni uomo. Un passo decisivo, come quello che attende l’Aldrovandi calciatore. C’è una serie C da conquistare, con una maglia prestigiosa. «Ad aprile succede davvero di tutto. Anche per noi sarà un periodo cruciale, con tante partite da giocare, ma spero che arrivi il momento per dare l’accelerata decisiva per la serie C». Certo è che per conquistare questo obiettivo, il Mantova anche quest’anno deve lottare contro i mulini a vento. «E’ una situazione difficile per tutti. Penso che la sospensione del campionato sia giusta per salvaguardare la salute di noi giocatori e della gente che viene allo stadio». Una scelta chiara da parte della Lega Dilettanti, che ha sempre mostrato grande coerenza. «La Lnd – ha spiegato il difensore biancorosso – ha dato una grande lezione a tutto il calcio italiano». Nel caso riprendesse il campionato, il calendario del Mantova diventerebbe davvero ricco d’impegni: «E’ così, ma il nostro è un gruppo valido, con giocatori molto importanti e faremo di tutto per centrare questo obiettivo». E chissà se questa possa rallenterà la rimonta di una Calvina super, in questo girone di ritorno: «I bresciani hanno fatto davvero una grande cavalcata. Sarà una squadra da tenere d’occhio sicuramente, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi».