MANTOVA Squadra ampiamente rinnovata quella biancorossa. A partire dal manico. Mister Lucio Brando si è messo alla guida del Mantova, catechizzando i suoi su alcuni concetti chiave, che Altinier e compagni dovranno tenere ben presente per tutto l’arco della stagione.
In questa prima settimana di lavoro da parte del tecnico abbiamo riscontrato una sorta di “ossessione” , per la cattiveria agonistica. Gente che bruci l’erba anche al momento di entrare in campo. Insomma dei mastini veri e propri.
Tra i volti nuovi di questo Mantova, Giuseppe D’Iglio, sembra riscontrare queste caratteristiche. Non molto alto, potenza esplosiva nelle gambe e piede educato. Lo scorso anno era al Chieri. In passato la serie C, persa con il Cuneo nello spareggio con il Mantova e ora… «Ora voglio tornare in C». Uno strano scherzo del destino d’accordo, ma ora D’Iglio ha fatto pace con il passato e guarda speranzoso verso il futuro. «Le sensazioni sono positive – commenta – . Ho a che fare con un gruppo importante di giocatori. Ci sono giovani bravi e altri con esperienza anche in categorie superiori». Tra quest’ultimi si può inserire benissimo, anche l’ex Chieri: «Io entro in punta di piedi. Ho avuto fino a questo momento una carriera di assoluto rispetto, ma c’è chi ha più esperienza da cui prendere esempio. Ho ancora tanta voglia di crescere e imparare: sia dal punto di vista tecnico che umano». Forza e qualità al servizio della squadra. «Le caratteristiche principali sono queste – commenta -. Mi piace lottare su ogni pallone e poi ogni tanto ci provo a buttarla dentro. Specialmente sui calci piazzati. Sia da punizione che su rigore». Due anni fa sei reti (3 punizioni e 3 penalty). Chissà che possa essere lui uno dei rigoristi principali della squadra, o per lo meno che sia lui il primo a posizionare la sfera sulla sua mattonella preferita. «Vediamo, però spero di non doverci mai arrivare alla punizione. Perchè vorrebbe dire che siamo già riusciti a segnare. Poi l’importante è vincere, non chi fa gol». Per D’Iglio tanta esperienza in D, ma solo nel girone A. Nessuna preferenza sulle prossime avversarie: «Non importa chi dovremo affrontare – spiega -. Noi vogliamo vincere e dobbiamo essere in grado di battere chiunque ci capiti. In ogni partita – rosegue – dobbiamo dimostrare agli avversari di avere più fame. Questa è una categoria balorda. Noi non scherziamo». Per il Mantova c’è una C da riconquistare. Lo stesso vale per D’Iglio. Stesso obiettivo quindi.
La determinazione non manca di certo. Obiettivi chiari e tanta voglia di fare bene. Il piglio è quello giusto. Ma anche il D’Iglio non scherza.