MANTOVA Gli atleti del settore canoa velocità della Canottieri Mincio potranno tornare ad allenarsi in acqua probabilmente dal 4 giugno, quando sarà riaperto il circolo. Una data fatidica, attesa a lungo in questo periodo di inattività forzata. «I ragazzi hanno lavorato da soli – racconta il tecnico Daniele Rossi – hanno fatto pesi, corsa, qualche seduta col simulatore e videolezioni».
I tecnici della Cano, lo stesso Rossi e Mauro Held, attendono direttive da parte della Federcanoa per quel che concerne la ripresa dell’attività e il programma delle gare da qui alla fine dell’anno. «Per quanto concerne l’attività internazionale, non ci dovrebbe essere nulla – afferma Rossi – tocca invece alla Federazione stabilire quali gare potranno svolgersi nel 2020. Si faranno, ad esempio, i Campionati Italiani? Attendiamo con fiducia notizie da Roma».
Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco di soddisfazioni per il settore velocità della Canottieri Mincio. Le premesse per crescere ancora e conquistare altri brillanti risultati nel 2020 c’erano tutte, però nessuno poteva fare i conti con il coronavirus. Ma non è detta l’ultima parola, si potrebbe comunque salvare una parte di stagione. «L’anno scorso le soddisfazioni sono state parecchie – rimarca Rossi – a cominciare dagli ottimi risultati ottenuti da Beatrice Gaggero e Sara Vesentini che, fra l’altro, sono atlete di interesse nazionale. In coppia si sono confermate campionesse d’Italia nella categoria Junior; Sara ha preso parte ad Europei e Mondiali giovanili, Beatrice agli Olympic Hopes, importante rassegna internazionale a livello giovanile. Un altro atleta di interesse nazionale poteva essere Alessio Campari, anche se per adesso non è stato preso in considerazione dai tecnici federali. Mi faccio però delle domande: questi ragazzi avranno ancora stimoli e motivazioni per affrontare ciò che resta della stagione? Avranno voglia di riprendere gli allenamenti in acqua e tornare a gareggiare? Io me lo auguro».
Sulla ripresa dell’attività in Italia c’è però l’incognita dei protocolli sanitari. «Per quanto riguarda la barca singola, il K1 tanto per essere chiari, problemi non ce ne sono – conclude il tecnico della Cano – per K2 e K4, invece, garantire le distanze è ovviamente impossibile. Ed è per questo che speriamo di ricevere istruzioni dalla Federazione prima di iniziare gli allenamenti con i ragazzi».