Mantova Il Gabbiano perde il secondo set in campionato (primo in casa) ma mantiene l’imbattibilità vincendo la ventitreesima partita consecutiva. Tre a uno al fanalino Legnago dopo quasi due ore di partita (25-16, 25-23, 25-27, 25-15) fra alti e bassi e tanti cambi da parte di Serafini. Forse l’onda della sconfitta in finale di Coppa Italia si è fatta sentire, ma va dato atto al Legnago di averci provato. Non la miglior versione del Gabbiano che comunque ha reagito nella parte finale del match e ha portato a casa altri tre punti. Coach Serafini non schiera il regista Quartarone vittima di un affaticamento e lancia nella mischia Mattia Catellani. Nel primo set con Andreoli all’inizio e Cordani nella fase centrale il Gabbiano allunga sul 13-8 e arriva 16-9 su un errore dei veneti, Scaltriti firma il 20-12 e la parallela di Cordani vale il 23-15. Chiude il primo set il mani out di Scaltriti. Più equilibrati sono il secondo e il terzo set. Nel secondo ospiti sempre avanti dal 4-5 iniziale. C’è parità a 21, 22 e 23. Andreoli firma il set point e Gabbiano sul 2-0 col muro di Cordani con Zanini in campo per Miselli. Padroni di casa che provano ad allungare nel terzo set ma servizio e muro non sono in serata. Il break del Legnago capovolge il punteggio sul 16-18. Il Gabbiano annulla tre palle set ma deve cedere il primo set fra le mura amiche su 25-27. Nel quarto suona la carica Cordani in battuta e locali sul 12-8. Di Ferrari Ginevra il 23-15 seguito dal muro di capitan Artoni e da un ace dell’opposto. Si può festeggiare.
L’E’più Viadana incassa il terzo ko di fila per 3-0 (25-22, 25-20, 25-19) dal Pietro Pezzi Ravenna. Deluso il presidente Valeriano Rossi: «Forse la più brutta partita giocata in questa stagione, ogni altro commento è superfluo». Sofferenza a Sassuolo per la Kema Asolaremedello. Il sestetto del Chiese è andato sul 2-0 (25-15 e 25-20), ma Bigarelli e compagni rimontavano 25-16 e 25-18. Nel tie-break modenesi avanti al cambio campo ma Asola non si scoraggiava, e chiudeva 15-13.
Sergio Martini