VIADANA Otto punti in tre partite, un premio come player of the match e tanta qualità in regia oltre che nel kicking game. La maglia numero 10 e quel ruolo così importante come il mediano d’apertura: Martin Roger Farias è uno dei punti fermi del Rugby Viadana targato Gilberto Pavan nonché il regista in campo e una delle note liete di questo avvio di stagione.
Tre vittorie con bonus in altrettante gare, è la migliore partenza da molti anni. Vi sentite più forti rispetto a 12 mesi fa e in cosa siete migliorati? «Siamo partiti benissimo, è vero. Il gruppo non è cambiato, ma siamo noi ad essere più consapevoli del nostro potenziale e del nostro gioco, dovuto anche alla maggiore intesa tra noi e staff. Noi sappiamo cosa vogliono da noi e loro ci conoscono e sanno cosa chiederci».
Le tue prestazioni stanno crescendo partita dopo partita, le Zebre potrebbero averti notato per un ruolo da Permit player?
«Da quando sono arrivato in Italia punto al massimo livello possibile, ma ora penso a Viadana, le cose vanno di pari passo, lavoro duramente qui per fare bene e ripagare la fiducia. Se poi dovesse arrivare una chiamata, dovrei farmi trovare pronto».
Avete giocato un rugby di qualità anche nel fango e sotto la pioggia. In queste condizioni come cambia il ruolo di regista?
«Queste condizioni impongono un cambio di gioco con un grande utilizzo del calcio tattico; l’atteggiamento deve essere funzionale all’ambiente, ma è anche un modo per mettere pressione e poi sviluppare il nostro gioco».
State studiando i Lyons Piacenza, i prossimi avversari? Ci saranno sorprese nel piano di gioco?
«Piacenza è una squadra che gioca forte sulle fasi statiche e ha una difesa aggressiva, quindi noi ci focalizzeremo su questi due aspetti. Il piano di gioco non sarà molto differente, ma bisognerà tenere conto delle variabili, mettere a posto la conquista e poi mettere sul campo le nostre idee di gioco».
Martin Roger nella gara con i Rangers Vicenza ha completato positivamente ben 14 passaggi e ha estratto almeno due calci-passaggio di una qualità sopraffina, come quello con la parte esterna del piede che ha depositato l’ovale in mano all’ala Ciardullo, bravo poi a trova la meta, ma il calcio di Roger è un vero bijoux, una soluzione in più a disposizione dei leoni viadanesi. Nel passato di Martin Roger, oltre agli uruguagi del Penarol, c’è anche la polisportiva CASI, meglio nota Club Atletico de San Isidro fondato a Buenos Aires nel 1902.