Mantova Dal punto di vista prettamente anagrafico quella di ieri era una serata da X Generation, ma di fatto è stato un evento da “boomer”. Termini fashion che i fan dei Simple Minds non hanno problemi tradurre, visto che ai bei tempi dei meravigliosi anni 80 erano i più trendy. Piazza Sordello piena per la prima del Mantova Summer Festival aperto all’insegna della nostalgia con il concerto di Jim Kerr e soci. A dire il vero della mitica formazione di New gold dream , Alive and kickin’ e Don’t you forget about me restano solo il front man e il chitarrista Charlie Burchill, ma agli oltre 4mila che si sono radunati in piazza poco importa, perché se la voce e il volto della band è Jim Kerr, questo non è comunque mai stato un front man ingombrante come altri suoi colleghi e alla fine i Simple Minds sono più una band che un cantante, con un proprio suono e una propria identità. Identità che viene subito messa in chiaro con il brano d’apertura, Waterfront, datato 1983. Gli anni 80 sono del resto la dimensione se non dei Simple Minds del loro pubblico. «Minchia che bel posto Mantova!», esclama Jim Kerr nel suo più che discreto italiano per dare il via alla festa. Il tour che li ha portati anche a Mantova è del resto un tour celebrativo della band che ha ripercorso la propria carriera dagli esordi fino a (quasi) i giorni nostri, e il pubblico accorso ieri sera voleva fare festa con questo gruppo che rappresenta un’epoca ben precisa sia a livello musicale che storico. E, quasi commosso, Kerr nel suo discreto italiano ha annunciato la fine del tour italiano della band.
Fuori dal dualismo del brit pop anni 80 che vedeva contrapposti Duran Duran e Spandau Ballet, Jim Kerr e soci hanno prodotto alcuni dei brani più rappresentativi, oggi si dice iconici, della musica anni 80. Il tempo che passa e quegli anni che i più vorrebbero che tornassero.
Tra i tanti fan ieri a Mantova in prima fila c’era una ragazza degli anni 80, c’era Jessica arrivata direttamente dalla Florida per assistere al concerto mantovano della band “che ha segnato la mia adolescenza”. E poi la colorata Vanessa, da Senigallia, che sta seguendo tutta la tournée italiana dei Simple Minds. «Adesso vivo in Svizzera, ma per i Simple Minds mi sono presa le ferie e non mi perdo un concerto – racconta -: sempre in prima fila e sempre sperando di poterli incontrare», come un’altra sua “collega”, scozzese come la band, e più fortunata, perché «l’altra sera era il suo compleanno e Jim Kerr dal palco le ha dedicato una canzone», aggiunge Vanessa, che compie gli anni a settembre. C’è ancora qualche mese per sperare di coronare un piccolo grande sogno. Ah, ma che belli gli anni 80.