Aumenta il prezzo del carburante e aumenta anche la rabbia degli autotrasportatori

Nella giornata dello sciopero nazionale indetto dal sindacato Si-Cobas la manifestazione di precari, disoccupati e studenti che, a Napoli, hanno bloccato delle circolazione dei tir nel porto e brevemente anche del traffico automobilistico su via Marina, 29 gennaio 2021. ANSA/CIRO FUSCO

MANTOVA Sale la rabbia degli autotrasportatori e il rincaro dei prezzi del carburante è la goccia che potrebbe far traboccare il vaso. A lanciare l’allarme sono le associazioni nazionali dell’autotrasporto, tra cui Cna-Fita, che, unite sotto la sigla Unatras, hanno scritto al Ministro dei Trasporti, chiedendo subito risposte concrete per poter usufruire delle risorse destinate all’autotrasporto rese disponibili dal Governo in particolare per il caro gasolio, ma non ancora fruibili per mancanza di correttivi fondamentali per la loro pratica spendibilità. A una cifra totale di 303 milioni, di cui 200 milioni stanziati per legge di bilancio 2023 – spiega una nota dell’Unatras – ma che non sono ancora stati erogati. «Una risorsa che rappresenta una boccata di ossigeno per gli autotrasportatori – sottolinea il portavoce della Cna, Franco Bruno – che si trovano a far fronte ad una impennata di costi fissi di gestione aziendale che comportano un bisogno assoluto di liquidità per poter andare avanti ed evitare quindi di fermare i camion per sempre. Il settore dell’autotrasporto merci che nel mantovano è rappresentato da circa mille imprese, la stragrande maggioranza artigiane è fondamentale per la nostra economia considerando che in Italia oltre l’80% delle merci viaggia su gomma e la categoria nelle fasi peggiori della pandemia hanno continuato a viaggiare garantendo l’approvvigionamento dei beni primari per la collettività e le strutture socio-sanitarie».