GOITO Durante la mattinata di ieri 08 ottobre, nel mirino di un servizio preordinato, finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno dello sfruttamento della manodopera clandestina e per il rispetto delle normative della nota emergenza sanitaria in corso, sono finiti due laboratori tessili “cinesi” di Goito.
Il blitz è scattato nelle prime ore del mattino quando i Carabinieri della Stazione di Goito, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova, hanno fatto irruzione nel primo laboratorio. Sono stati identificati cinque lavoratori stranieri di cui due sprovvisti di permesso di soggiorno e quindi non regolarmente assunti. Contestualmente sono state rilevate condizioni di sfruttamento in relazione alle condizioni alloggiative, orari di lavoro e retribuzione nettamente inferiore a quanto previsto dal Contratto Nazionale del Lavoro.
L’attività è risultata intestata a Y.Y., 42enne di nazionalità cinese e residente a Castiglione delle Stiviere, assente durante il controllo, che è stato denunciato in stato di libertà in quanto ritenuto responsabile del reato di caporalato, sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono state contestate sanzioni amministrative relative all’impiego di manodopera straniera irregolare.
I militari hanno proceduto alla sospensione dell’attività elevando sanzioni amministrative per 11.500 euro. Sono state, inoltre, riscontrate violazione alla normativa anti contagio covid-19.
Nell’altro laboratorio controllato, sono stati identificati due lavoratori stranieri regolarmente assunti. E’ stata contestata una violazione alla normativa anti contagio covid-19 ed elevata sanzione di 400 euro oltre alla sospensione dell’attività per cinque giorni.