MEDOLE -Da una parte un’interpellanza e dell’altra una raccolta firme. A diversi consiglieri comunali proprio non piace la decisione del Comune di eliminare dalle strade del paese i cassonetti per la raccolta di sfalci e ramaglie per sostituirli con nuovi bidoni della raccolta porta a porta di cui dotare le famiglie. Tanto che i due gruppi di minoranza “Medole, insieme verso il futuro” e “Medole – Tra la gente, per la gente” hanno presentato alcuni giorni fa un’apposita mozione prevista per il prossimo consiglio comunale, mentre la consigliera Ermanna Aldrovani, in modo autonomo, ha avviato una raccolta firme che ha lo stesso obiettivo dei due gruppi consiliari di minoranza.
“Si motiva la decisione – dicono i due gruppi di minoranza – come ‘contenimento dei costi’, mentre, al contrario, conti alla mano avendo ben presente le tariffe applicate, abbiamo fondati motivi per ritenere che l’acquisto dei bidoni e l’inserimento del porta a porta anche per il verde causerà un significativo aumento dei costi. I bidoni che saranno forniti (a pagamento) non saranno sufficienti per molti utenti, che saranno così costretti a portare gli sfalci a Castiglione, anche perché il servizio di raccolta porta a porta sarà attivo solo da marzo a novembre. Avremo così un aumento di costi con riduzione dei servizi. Altra motivazione addotta – proseguono i due gruppi di minoranza -, riguarda l’abbandono nei cassonetti del verde di rifiuti di ogni genere. A tal proposito, visto che sono stati recentemente spesi per Medole oltre 80mila euro telecamere di videosorveglianza, riteniamo che parte di queste potrebbero essere posizionate in corrispondenza dei cassonetti in questione, ben assolvendo la funzione di controllo e permettendo così di punire i ‘disordinati’ e non l’intera cittadinanza”.
Sulla stessa linea anche la consigliera Aldrovandi, che ha avviato una raccolta firme con la quale chiede che “rimangano i cassonetti del verde stradali ma che gli attuali non adeguati, vengano sostituiti”. Con la propria raccolta firme la consigliera Aldrovandi chiede anche un svuotamento più frequente rispetto all’attuale.