MANTOVA Non tutte le vittorie sono uguali. Ce ne sono alcune che regalano emozioni intense, tanto più se inattese e se l’avversario è uno dei club più titolati d’Italia. Il successo ottenuto domenica contro Cantù resterà certamente negli annali della Pallacanestro Mantovana. E potrebbe determinare una svolta nella stagione degli Stings. La sconfitta dell’andata, immeritata e bruciante, aprì di fatto la crisi che portò all’esonerò di coach Di Carlo. La vittoria di due giorni fa è la terza consecutiva, dopo quelle con Trapani e Orzinuovi, e proietta gli Stings in una dimensione nuova. In casa biancorossa si è tornati a parlare con convinzione di play off, anche se coach Giorgio Valli ha subito gettato acqua sul fuoco. «Piedi per terra – ha detto a caldo nell’euforico post partita – pensiamo ad affrontare al meglio ogni gara, a cominciare dalla prossima a Piacenza contro la Bakery». Anche in questo caso, aggiungiamo noi, c’è da vendicare la sconfitta dell’andata.
«Fa bene il coach a chiedere alla squadra massimo impegno e concentrazione – afferma il presidente Adriano Negri – fa bene a raffreddare un po’ l’entusiasmo, ma intanto si vedono i frutti del suo lavoro e la squadra, pian pianino, sta ritrovando lo smalto d’inizio stagione. Migliora sul piano fisico e mentale, difende forte e questo è un aspetto molto importante. Ma bisogna crescere in attacco. Per questo i ragazzi non devono sentirsi appagati, ma conservare questo spirito battagliero e la voglia di fare sempre meglio. Siamo entrati nella fase calda del torneo, tutte le squadre giocano con il coltello fra i denti per migliorare la propria posizione in classifica e assistiamo spesso a risultati a sorpresa. Per quanto ci riguarda, vedo una squadra che ha più fiducia nei propri mezzi, lavora meglio in palestra e tutto questo si traduce in risultati. Abbiamo recuperato anche Maspero e il suo apporto sarà prezioso nel prosieguo della stagione». «Sotto con Piacenza – conclude patron Negri – ci aspetta un’altra battaglia alla quale bisogna farsi trovare preparati. Il successo con Cantù ci ha dato grande gioia, ma non ha saziato la nostra fame di vittorie».