Tamburello serie A m – Castellaro regina del campionato. Danieli: “Avanti così”

Manuel Festi (Castellaro)
Manuel Festi (Castellaro)

Castellaro Lagusello Il Castellaro campione d’Italia ha chiuso in vetta, con una lunghezza sul Sommacampagna, il girone di andata nel massimo campionato di tamburello. Domenica i collinari hanno concluso la prima parte della stagione imponendosi 2-0 a Ceresara, riscattando così la sconfitta interna al tie-break nel precedente turno con i tradizionali rivali del Solferino. Domenica prossima inizia subito a Cremolino il ritorno.
«Le mie previsioni per il girone di andata erano quelle di non essere al comando, bensì alle spalle del Sommacampagna – spiega il presidente Arturo Danieli – Invece siamo primi. Il ragazzino, Cattoi, sta crescendo. Prima della sfida a Ceresara avevamo perso al tie-break il derby casalingo con il Solferino. Ci siamo riscattati nella gara dell’ultima di andata. Non nego che un calo ci possa essere stato sia col Solferino sia a Ceresara, soprattutto nel secondo set. Il tecnico Baldini magari fa degli esperimenti in corsa; può anche darsi che ci sia anche un po’ di logorio, ma si cerca di andare avanti. Mi aspetto di far bene anche nel girone di ritorno. Non è facile perché siamo i campioni in carica e ovviamente tutti gli avversari che incontriamo ce la mettono sempre tutta per crearci problemi e metterci in difficoltà. Sappiamo benissimo che nessuno ci regala niente, e dobbiamo metterci del nostro. Il cammino nel ritorno inizia da Cremolino. Sembra all’apparenza una gara facile, ma sul campo potremmo incontrare delle difficoltà. Bisogna stare dunque all’erta. Una cosa devo aggiungere; quando il Castellaro gioca da Castellaro si nota una certa sostanziale differenza sul piano tecnico. Il Solferino ko con il Sommacampagna? Non spetta a me dare dei giudizi. Dopo il successo contro di noi, forse hanno ritenuto di poter avere la meglio anche col Sommacampagna. Hanno avuto chance di vittoria, ma alla fine sono rimasti delusi per come è andata. Ora il Solferino è staccato di cinque lunghezze dalla mia squadra».