Motori, moda e solidarietà a San Benedetto Po

SAN BENEDETTO PO Un autentico, e meritato, successo. Non si può definire diversamente la giornata di ieri a San Benedetto Po, con piazza Teofilo Folengo che ha fatto da cornice alle decine e decine di motociclisti che hanno partecipato alla terza edizione mantovana della Distinguished Gentleman’s Ride, appuntamento partito alcuni anni fa dall’Australia e ormai consolidato in tutto il mondo. Una piazza baciata dal sole che ha cominciato a riempirsi sin dalle prime ore del mattino, con svariate motociclette una diversa dall’altra: dai chopper che solcano le sconfinate highways americane alle Harley Davidson, passando per i sidecar fino ad arrivare alle sensazionali perle della produzione motociclistica nazionale, come Maserati, Guzzi e l’immancabile Vespa Piaggio. Meravigliose le motociclette, ma la scena l’hanno rubata i motociclisti; c’era da aspettarselo. Per definire al meglio il look collettivo, come di consueto un inno al vintage, possiamo dire che ci si poteva trovare davanti ad uno spettacolo che risultava essere un onesto mix tra Dennis Hopper in “Easy Rider” e Jep Gambardella de “La Grande Bellezza”, con più di un occhio strizzato allo stile britannico, tra kilt scozzesi e bombette londinesi. Decisamente affascinanti tutte le motocicliste, tra tailleur e papillon che non tradivano assolutamente lo stile rock che può avere una signora o signorina sulle due ruote. Dopo le foto di rito, la carovana dell’eleganza è partita per il tour della Bassa, salvo poi fare ritorno alla base sambenedettina, dove la festa è proseguita fino al tardo pomeriggio, così come le donazioni raccolte da destinare poi, come più volte ribadito, alla ricerca sul cancro alla prostata e alla prevenzione del suicidio maschile. Un successo, si diceva, meritato e autentico e che non può non essere un volano verso il 2020. Federico Bonati