MANTOVA – Il nuovo regolamento sul posizionamento delle antenne della telefonia mobile in città ha occupato due ore del consiglio comunale di ieri sera. Due ore durante le quali si sono contrapposti soprattutto il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri e l’assessore alla partita Andrea Murari. Il primo a chiedere ulteriori restrizioni; l’altro a spiegare sulla base di studi condotti in merito, le ragioni per le quali le antenne possono essere “contrattate” con i gestori che ne facciano richiesta, ma non escluse da una progettualità fondata su dati scientifici e quindi fondativi.
Per Baschieri, infatti, dovrebbero essere esclusi dalla possibilità di installazione dei ripetitori (causa di inquinamento elettromagnetico) certe aree sensibili, fra cui principalmente scuole e ospedali. Non solo. Baschieri contesta all’amministrazione la possibilità di collocare antenne-ripetitori anche su luoghi di manifesto interesse artistico; per esempio (come invece parrebbe indirizzo dell’amministrazione) sulle torrette costruite sul Palazzo del Podestà per soddisfare la necessità di impianti di elevazione. Danni non solo ecologici, quindi, ma anche paesaggistici.
Il lungo dibattito ha comportato una lunga serie di botta-risposta fra assessore e consigliere di opposizione, culminata con la messa in discussione dello stesso studio sul quale l’assessorato all’ambiente ha proposto e deliberato il nuovo regolamento. Studio che lo stesso Baschieri assicura di non avere potuto visionare e che murari demanda a un possibile accesso atti.