MANTOVA – Condizioni di rischio ambientale per la salute dei lavoratori. Questo quanto denunciato dalla rappresentanza sindacale unitaria del tribunale di Mantova in merito alla situazione cui versano gli uffici giudiziari del capoluogo virgiliano. «È del 19 maggio scorso – dichiara il delegato della Fp Cgil Massimiliano Sottile – la lettera con cui la Rsu ha inoltrato al presidente del Tribunale la richiesta di interventi per la messa in sicurezza dei locali, da tempo in condizioni rischiose per la salute. Appello che parrebbe raccolto ora da Enzo Rosina, vicario ad interim, fino all’elezione del nuovo presidente, dopo che, qualche giorno fa Carmelo Leotta è andato in pensione. Il 26 luglio, finalmente, il responsabile dei lavoratori per la sicurezza è stato convocato a un incontro per affrontare le criticità denunciate rispetto allo stato ambientale del Tribunale, degli uffici del Giudice di Pace e quelli dell’Unep (Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti – ndr) – racconta Sottile. Quali sono i problemi? «La sede dell’Unep, in particolare, è vetusta e instabile e l’impianto di riscaldamento funziona male. D’inverno si lavora all’umido e al freddo, ben al di sotto della soglia minima prevista dal Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In previsione della prossima stagione, come rappresentanze sindacali ci siamo mossi prima. È stato previsto un nuovo impianto di climatizzazione inverno/estate ma i lavori non sono stati ancora avviati – prosegue Sottile -. Più in generale, è necessario verificare l’impianto elettrico in tutti gli uffici giudiziari, a partire dal Ced, il Centro elaborazione dati, e bisogna sistemare gli ascensori che funzionano male con disagi per tutti, personale e cittadini, specie se con disabilità. Insomma, serve più sicurezza, igiene e decoro: vogliamo lavorare e offrire servizi alla cittadinanza in uffici salubri, sicuri, puliti e dignitosi, non tra scrostamenti, muffe, macchie d’umidità, pavimenti con dislivelli, bagni (vedi per le cancellerie) che gridano vendetta».