MANTOVA “Convivenza generazionale è una definizione perfetta per le aziende che vedono insieme diverse generazioni familiari – sottolinea Anna Supino, presidente dei giovani imprenditori di Apindustria Confimi Mantova – quando si parla di passaggio c’è sempre qualcuno che esce e qualcuno che entra mentre quando si convive c’è la possibilità di crescere insieme scambiandosi le esperienze e le competenze”. Il tema del passaggio generazionale è una delle maggiori criticità di questo periodo. Sono poche le aziende che infatti arrivano a superare la terza generazione e questo non solo a causa del mercato difficile ma anche perché non ci si prepara ad un momento che prima o poi è inevitabile affrontare. “La maggior parte delle aziende italiane sono PMI e molte di queste sono a conduzione familiare – aggiunge Elisa Govi, la presidente di Apindustria Confimi Mantova – uno dei momenti cruciali è proprio quello di garantire la continuità aziendale al momento in cui si verifichi il passaggio generazionale: se si è preparati è l’occasione per sviluppare ulteriormente l’azienda, se lo si subisce invece pochi lo superano con successo”. I dati emergono da una indagine svolta sulle aziende associate che ha fotografato una situazione preoccupante: il 60% delle aziende ha titolari sopra i sessant’anni (e il 20% di queste ha titolari con oltre 70 anni), il 20% delle aziende è di terza generazione, il 70% di seconda generazione e solo un 10% è di prima generazione”. Questi numeri dicono che il tema del passaggio generazionale è cruciale per il nostro Paese e non solo a livello imprenditoriale ma in tutti i settori, ivi compreso quello della pubblica amministrazione e della politica. Il tema è stato affrontato in un recente convegno organizzato a Verona dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confimi Industria con la presenza del presidente nazionale Michele Ghibellini e di Anna Supino che in giunta ha la delega della “convivenza generazionale”. “Ho a cuore questo tema perché l’ho vissuto in prima persona e se affrontato nei tempi e nei modi giusti sia da parte dei genitori che dei figli è un valore aggiunto per la vita dell’impresa – sono imprenditrice di seconda generazione e ho vissuto sia la convivenza generazionale che il passaggio quando ho perso 4 anni fa mio padre Luigi: lui era un imprenditore lungimirante, attento, umano e quando ha saputo di essere ammalato ha chiamato in azienda un facilitatore, un professionista che agevola i cambiamenti e aiuta l’imprenditore a gestire i processi nei modi giusti. E’ stata la nostra fortuna”. Apindustria Confimi Mantova sta portando avanti un progetto legato alla convivenza generazionale che è rappresentato dall’immagine di un ponte che, specchiandosi nel fiume, diventa il simbolo dell’infinito con due persone che lo percorrono insieme e sono una lo specchio dell’altra.