Tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia, l’imputato si scusa in aula

MANTOVA – Tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Con queste accuse, la scorsa estate, i carabinieri del radiomobile di Mantova avevano arrestato un 34enne italiano residente nel capoluogo, non nuovo alle cronache giudiziarie. I fatti a lui ascritti, nello specifico, risalivano alla serata del 27 giugno 2021 quando il giovane, stando al capo d’imputazione, aveva tenuto condotte violente e minacciose in ambito domestico dapprima nei confronti della madre e, successivamente, anche del fratello; il tutto al fine di farsi consegnare la somma di circa 100 euro. Al rifiuto della donna, stanca dell’atteggiamento aggressivo del figlio, il 34enne aveva quindi preso ad inveirle contro e a minacciarla. Solo il provvidenziale intervento del fratello aveva permesso di evitare guai peggiori. A quel punto, dopo aver scagliato a terra un posacenere in cristallo e averne raccolto un pezzo infranto, aveva lanciato tale frammento contro la gamba del fratello procurandogli una vistosa ferita alla tibia. Qualche ora più tardi però, la situazione era ulteriormente degenerata quando l’uomo, brandendo un grosso pugnale, stavolta anche alla presenza del padre, aveva ripreso a minacciare i propri congiunti al fine di ottenere la somma di denaro richiesta. Fortunatamente, i familiari erano però riusciti ad allertare i militari dell’Arma che, intervenuti sul posto, avevano quindi provveduto a far scattare le manette ai polsi del 34enne, da quel momento ristretto nel carcere di via Poma. Ieri, in sede d’istruttoria dibattimentale, è stato escusso davanti al collegio dei giudici lo stesso imputato il quale, oltre a dirsi dispiaciuto per quanto contestatogli, ha altresì provato a spiegare e ridefinire la vicenda dal proprio punto di vista. Prossima udienza l’11 aprile.