Motocross – Mondiale, al “Nuvolari” il rush finale

MANTOVA Ancora una volta la nostra città sarà la capitale del motocross. Dopo il recente GP delle Nazioni, dove l’Italia ha trionfato con Cairoli, Lupino e Guadagnini, Mantova torna ad essere al centro dell’attenzione per le due ultime prove del Mondiale MXGP che si disputano al circuito Tazio Nuvolari domani e domenica e il 9-10 novembre, valide come GP Lombardia e GP Città di Mantova. Oltre a decidere il duello serrato tra il francese Febvre, lo sloveno Gajser e l’olandese Herlings, separati da tre punti, i due appuntamenti saranno le ultime gare della carriera del nove volte campione mondiale e vincitore di 94 GP, l’ultimo a Trento, Tony Cairoli. In MX2 il titolo iridato è andato al francese Renaux su Yamaha. Un appuntamento da non perdere perché porrà fine alla carriera di uno degli sportivi italiani più vincenti di sempre. Un onore per Mantova e il Motoclub Mantovano di Giovanni Pavesi: qui a Mantova il messinese ha messo a segno alcune delle sue vittorie più belle. Ieri vernissage dei due eventi e dell’addio di Tony alla Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi alla presenza di Iacopo Rebecchi, assessore del Comune di Mantova, Giovanni Pavesi, presidente del MCM Tazio Nuvolari., e dei piloti Alberto Forato, Andrea Adamo e di Cristian Beggi. Moderatore della conferenza stampa Stefano Bergonzini. L’assessore Rebecchi ha sottolineato quanto i due eventi abbinati all’addio di Cairoli rappresentino per la città un fiore all’occhiello dopo il successo recente del Gp delle Nazioni nella nostra città. Dopo l’intervento dei due piloti e di Beggi ha preso la parola Pavesi: «Spiace che Cairoli smetta anche perché è ancora un pilota che sa vincere, come di recente, e potrebbe farlo anche a Mantova. Ho seguito Tony agli inizi e vedo che i giovani sono sulla buona strada, anche se serve avere fortuna e dedizione in uno sport molto duro. Se azzecchi il team e i tempi, cresci pian piano. Poi Cairoli è stato straordinario con i nove Mondiali e il Gp delle Nazioni da noi, corsa unica nel suo genere. Possono vincere in tre e se la giocheranno. Non vedo un favorito, sono amico con tutti: forse solo un leggero vantaggio per il terreno per Herlings».