Ci sono soldi e progetti: Sorbara ora rinasce

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ASOLA – Il Comune dà il via al processo di riqualificazione del centro storico di Sorbara, ammesso a finanziamento nell’ambito del bando “Borghi storici”e per il quale ha ottenuto nelle scorse settimane da Regione Lombardia 629mila e 288 euro a fronte di un preventivo di 715mila e 100 euro. Con questo importante intervento la frazione asolana sarà così sia un borgo storico sia un borgo rurale e diventerà meta di turismo per riscoprire i valori della ruralità. Per questo l’amministrazione guidata dal sindaco Giordano Busi ha affidato, per una spesa di poco più di 3mila euro, allo studio Trendenergy di Montichiari l’incarico per la redazione del progetto esecutivo per la realizzazione dell’illuminazione della frazione. Il progetto prevede la riqualificazione complessiva di piazza Tosio, del sagrato della chiesa e della vecchia pesa, oltre alla strada centrale della frazione e dei giardini pubblici. «La nostra amministrazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Luciano Carminati – crede fortemente in questo progetto e abbiamo lavorato per elaborare una visione d’insieme che permetta di riqualificare e valorizzare Sorbara. Per questo intervento abbiamo anche già deciso di mettere a disposizione come Comune un cofinanziamento di 80 mila euro». Abitata fin dall’Età del Bronzo, a Sorbara è presente una vera e propria necropoli antica che ha portato a scavi anche negli ultimi anni. Sorbara presenta caratteristiche architettoniche importanti e una grande storia legata ai conti Tosio di Brescia, che trascorrevano le vacanze nella residenza sorbarese, che deve la sua notorietà al collezionista e benefattore conte Paolo Tosio che vi nacque nel 1775. Nel 1832 Tosio donò la chiesa, le due sagrestie e la piazzetta di sua proprietà alla popolazione. Il suo immenso patrimonio artistico, in origine destinato al palazzo Schiantarelli ad Asola, venne infine devoluto a Brescia. Di recente una discendente del conte Paolo Tosio residente a Milano si è detta disposta a donare parte degli averi del conte ancora in suo possesso a chiunque sia disposto a curare la tomba del suo antenato.