Borgo Virgilio Sono 38 le società che hanno aderito all’incontro indetto per presentare la ricandidatura di Alberto Pasquali a presidente del Crl, 36 quelle sedute a tavola ieri sera presso la Polisportiva Borgo Virgilio. Assieme al dirigente bresciano c’era pure il già delegato all’area nord ed ex consulente fiscale del Crl Antonello Cattelan, che ha ragguagliato i club nel dopocena sugli aspetti fiscali della Riforma dello Sport. Al tavolo anche l’ex consigliere regionale Paolo Loschi e il presidente del Curtatone Paolo Ferretti, tra i promotori più convinti della candidatura Pasquali. «Ci siamo ritrovati – ha detto Pasquali ai numerosi dirigenti presenti – per conoscere i vari aspetti della riforma dello sport che così com’è rischia di mettere in grossa difficoltà le società. E nessuno, a parte il Coni e qualche altra associazione, ha fatto incontri specifici sul tema».
Pasquali non sembra preoccupato della bocciatura dell’ultimo ricorso al Tar, giunta proprio nella giornata di ieri. Nella prossima assemblea elettiva, il consiglio rimarrà in carica (fino all’inverno 2024), mentre il presidente verrà votato dalle società. «Peccato per la decisione del Tar – ha detto ai nostri microfoni -: in tutti i gradi di giudizio si è proceduto direttamente sull’inammissibilità e non nel merito della questione. In ogni caso non temo di avere un consiglio di segno opposto, se eletto, perché avrei in primo luogo un mandato chiaro da parte delle società sportive. In seconda battuta, credo di essere in grado di mediare: fare il bene delle società non ha bandiera o fazioni. Nel caso in cui diventassi presidente, confiderei sicuramente nella collaborazione di tutti. Le problematiche sul tavolo sono sempre le stesse». Nessuna preferenza nemmeno per la modalità di voto, online o in presenza. «Non è importante, ora tutto è tornato in presenza e forse è la strada più semplice. Ma deciderà chi organizzerà l’assemblea». Piccolo fuoriprogramma prima della cena: sulla questione “mailing list” che ha fatto discutere il calcio mantovano tra società “Pro Pasquali” e “Non Pasquali”. Il presidente della Polisportiva Borgo Virgilio Mauro Pastorello, si è assunto la responsabilità dell’errore materiale: «Avevamo creato due liste di indirizzi per le comunicazioni: la denominazione è stata infelice, ma non aveva intenti discriminatori. Sono felice, anzi che alcune società abbiano capito, accettando lo stesso l’invito».