MANTOVA Una mostra che celebra quelle che saranno le terze pagine dei quotidiani. “Arte e Comunicazione. Il ‘900 a Mantova” alla Madonna della Vittoria è la celebrazione di oltre un secolo di arte mantovana affidato alle pagine di un ricco repertorio di pubblicazioni. Curata da Roberto Pedrazzoli, l’esposizione sarà visitabile fino al 25 aprile (ingresso libero). Mostre, cultura e media, un legame indissolubile. Anzi, è proprio l’evento culturale che trova il suo compimento nell’efficacia con cui lo strumento cartaceo ne certifica la sua valenza parlandone, criticandolo o semplicemente citandolo.
Gli artisti mantovani, agli inizi del secolo scorso, vivono in un clima di fervore culturale, desiderosi di vivere anche loro i “segreti” della modernità. Tra i materiali esposti due chicche assolute tra le riviste dadaiste, “Porcellaria” e “Bleu”. La prima nasce a Mantova nell’aprile del 1917, una delle prime riviste internazionaliste e dada prodotte in Italia. Responsabile il pittore Fiozzi e il poeta letterario Gino Cantarelli.
Della rivista, mensile, escono cinque numeri. Della seconda escono tre numeri dal luglio 1920 al gennaio dell’anno successivo, anch’essa una rivista di indirizzo Dada, del costo di 60 centesimi, di cui è redattore capo Gino Cantarelli. La rivista pubblicava testi di scrittori e poeti protagonisti dell’avanguardia internazionale. Senza dimenticare il periodico “il Portico”, fondato da un gruppo di giovani intellettuali, che negli anni 1964-1970, contribuisce ad aprire la provincia mantovana di movimenti dell’avanguardia internazionale.
“Tutto parte dalle tre rassegne che, tra Palazzo Te e alla Casa del Mantegna, hanno tracciato il bilancio di un secolo di storia artistica mantovana”, -ha spiegato il curatore nel corso dell’inaugurazione dell’esposizione – “tre appuntamenti raccontati anche nelle pagine di libri, cataloghi, riviste e giornali. Tutti i materiali esposti fanno parte della mia biblioteca personale”.
Domenica 19 marzo alle ore 17 è prevista la visita guidata con il curatore della mostra che spiegherà personalmente, teca per teca, le motivazioni delle scelte dei materiali esposti.