MANTOVA Ultime ore di inverno astronomico. Domani sera alle 22 la nuova stagione farà il suo ingresso ufficiale con l’equinozio; quest’anno il cambio di stagione coinciderà perfettamente con l’affermazione di un lungo periodo di tempo stabile e, soprattutto, molto più caldo con la prospettiva di giornate a 20 gradi se non oltre a partire dalla metà della settimana.
A garantirlo sarà una grande area di alta pressione di matrice subtropicale che da lunedì a sabato prossimo almeno prenderà possesso del Mediterraneo centrale. Porterà con sé correnti molto miti dal Nordafrica provocando per altro un innalzamento dello zero termico fino alle soglie dei 4 mila metri, accelerando così la fusione dei nevai in quota. In sostanza, nessuna pioggia è in vista a breve e a medio termine.
Le ultime emissioni di modelli previsionali accennano solo alla possibilità di un parziale peggioramento a partire da domenica prossima. Una saccatura atlantica proverà a penetrare nel Mediterraneo ma con risultati che al momento paiono piuttosto scarsi, almeno per l’Italia settentrionale. Cresce quindi la possibilità che l’attuale mese di marzo si chiuda senza nuove piogge.
Dopo il blando peggioramento di ieri oggi tornerà lentamente il sole, specie nel pomeriggio. Ancora più netta l’affermazione del cielo sereno a partire da martedì, quando il termometro tenterà il primo attacco dell’anno ai 20 gradi. Ancora più miti, grazie al sole sempre presente al netto di qualche velatura, saranno le giornate di mercoledì e di giovedì, quando le temperature risulteranno localmente superiori a quota 20°. Solo giovedì potremo risentire in parte di un flusso di correnti più umide con il rischio di qualche annuvolamento pomeridiano. Buone indicazioni anche per il prossimo fine settimana, con la certezza che la coriacea tenuta dell’anticiclone impedirà ancora una volta le precipitazioni di cui tanto avremmo bisogno.
Pochissime (o nessuna) sono le novità su questo fronte: la siccità non ha per ora i giorni contati. Qualcosa potrebbe cambiare solo a fine mese, quando un affondo più incisivo delle correnti fredde nord atlantiche potrebbe generare un minimo depressionario al suolo sull’Italia settentrionale in grado di riportare piogge discrete fra mercoledì 29 e giovedì 30, al pari di quanto accaduto martedì scorso. La probabilità non è così elevata, vista oggi attorno al 50%, ma più di un modello previsionale sui dieci disponibili nega qualsiasi tipo di precipitazione sul nord Italia.