MANTOVA Un sabato pomeriggio all’insegna della danza: grazie all’iniziativa N.e.t., Nuove esperienze territoriali, promossa e sostenuta dal Comune di Mantova e Fondazione Artioli, che ricerca e organizza eventi volti a promuovere il mondo delle Arti e dello Spettacolo secondo una prospettiva contemporanea ed europea, i cittadini mantovani e i turisti (anche stranieri), complice il ponte del 1° maggio, hanno potuto assistere ieri dal tardo pomeriggio fino a sera a 8 performance di danza urbana in altrettanti punti del centro storico. Gli spettacoli hanno avuto come scenografie angoli, piazze e vie di Mantova ed è quindi stata l’occasione per assistere a show gratuiti di danza contemporanea in luoghi storici e affascinanti secondo una lue differente.
In occasione della Giornata Internazionale della danza, le due compagnie Iuvenis Danza e Cod Danza, coordinate da Giovanna Venturini con Greta Bragantini e da Chiara Olivieri, hanno realizzato performance di danza coinvolgendo 15 ballerini: il progetto nasce dall’idea di trasformare la città in una sorta di casa comune che ha ospitato le esibizioni, proposte due volte per incontrare il maggior numero di spettatori possibili. I balletti, della durata di pochi minuti, hanno simboleggiato periodi storici e ambientazioni diversi: una prima sperimentazione, come hanno spiegato dagli organizzatori, che ha voluto portare la danza contemporanea nel contesto urbano e al grande pubblico che ha potuto scegliere così il percorso artistico.
Il tema della casa e dei vari ambienti è stato il filo conduttore delle esibizioni.
Boudoir ha aperto la manifestazione con una coppia di ballerini sulle note jazz e con una scenografia che ha visto un divano bianco con alle spalle la Torre dell’Orologio, per poi proseguire nel Sottoportico dei Lattonai con la rappresentazione di Disbrigo, assolo dell’ospite Michela Pegoraro, che ha collaborato con il coreografo Virgilio Sieni della Scuola di Palazzo Te. Piazza Marconi, invece, ha fatto da scenografia all’esibizione dal motivo ritmato Tinello con 2 ballerini alle prese con un tavolo, mentre Toeletta è stata la proposta artistica che ha diffuso note francesi alla Corte dei Sogliari; Andito ha coinvolto gli spettatori nei portici di Corso Umberto con un gruppo di 6 ballerini, diversamente in Ballatoio due ballerini si sono esibiti su un balcone affacciato sul suddetto corso. La particolare location di Spazio Bernardelli ha accolto invece Armoire, una coreografia in un’atmosfera anni ’60 incentrata sul concetto di vanità che ha visto l’esibizione di Chiara Olivieri con altri ballerini, infine in piazza Mantegna le due compagnie hanno danzato davanti alla suggestiva basilica di S. Andrea per la performance Dimora che ha ripreso tutti gli spazi domestici precedenti.
Roberta Gueli