Suzzara Dopo una prima uscita in chiaroscuro, il Suzzara ha sfornato una buona prestazione nell’amichevole di domenica scorsa col Rolo, battuto 1-0. All’Allodi, è bastata la rete di capitan Mattia Vincenzi che con una sassata al limite dell’area ha regalato la prima gioia ai bianconeri. In palla anche gli americani, che erano sembrati in ritardo di condizione una settimana fa. «Abbiamo disputato una buona gara – afferma Mattia – . Siamo cresciuti rispetto alla sfida con la Bagnolese e questo è frutto del lavoro del mister. Diciamo che in campo ho visto più ottimismo, forse dovuto anche ai rientri di Guastalla e Visioli. In allenamento ci comportiamo bene e domenica abbiamo raccolto i primi frutti. Manca ancora qualcosa, diciamo una pedina per ogni reparto. Ma, tutto sommato, anche i nuovi arrivati si sono distinti».
Cosa è cambiato rispetto alla passata stagione?
«C’è più internazionalità. Gli americani devono ancora comprendere bene l’italiano, per ora ci scambiamo qualche battuta in inglese. Pelegrin parla solo italiano e questo lo fa anche per spronarli a capire la lingua. Nonostante questo, ci stiamo amalgamando bene anche se non è facile perché la lingua è un limite. Vorrei ringraziare anche Artoni (il tecnico della scorsa stagione, ndr): secondo me la sua faccenda è stata gestita male perché è stato tenuto in bilico fino alla fine. Onore a lui che ci ha dato tranquillità, fiducia, metodo e disciplina».
Cosa ci puoi dire sul campionato?
«Dopo il test col Rolo ho più pensieri positivi che negativi. Chiaro che se vogliamo fare un campionato importante, ci servono almeno tre innesti. L’obiettivo è salvarsi il prima possibile, però sarebbe bello giocare i play off».
Domenica c’è il derby di Coppa con il San Lazzaro… «Ad oggi ci presentiamo là ad armi pari. In Coppa non ci togliamo nessun tipo di possibilità e cercheremo di andare il più avanti possibile, poi vedremo strada facendo».
Un giudizio su mister e compagni?
«Pelegrin è molto bravo e potrebbe allenare in Serie D. Sul ritorno di Visoli sono molto contento perché ci mette sempre cuore ed anima. Ci darà una mano a trasmettere lo spirito bianconero agli americani».
Samuele Elisse