MANTOVA Nuova sede e vecchi problemi. Esordio senza il botto, anzi, per l’ufficio passaporti trasferito in via Teatro Vecchio, in quella che era stata a suon tempo la sede della Commissione Tributaria. In realtà la responsabilità non è tanto della questura di Mantova quanto del software del sistema di prenotazione a livello nazionale. La nuova sede è stata messa a disposizione dalla questura cittadina per consentire l’apertura di uno sportello in più rispetto all’attuale sede e, conseguentemente, la possibilità di aumentare il numero giornaliero di pratiche trattate. Di fatto però, resta il principale ostacolo per gli utenti: riuscire a fare la prenotazione. Gli appelli disperati sui social ormai non si contano più. Ieri sui vari gruppi c’era chi chiedeva come mai nonostante questo aumento di sportelli a Mantova non c’è stato alcun cambiamento. C’è stato quindi chi ha spiegato che la fonte del problema prenotazione per fare o rinnovare il passaporto è ben lontana dagli uffici della nostra città. Di fatto si tratta di una situazione che va avanti (si fa per dire, ndr) da circa quattro anni, e per la quale non si vede una soluzione. Nel corso di questi quattro anni gli utenti hanno assistito alle scene più surreali, comprese le file notturne di chi aveva la necessità di rinnovare o fare il passaporto. Nel frattempo hanno iniziato a circolare le voci più disparate e disperate. Tra le ultime c’è quella secondo la quale l’utente dovrebbe prima acquistare il biglietto per il viaggio che deve fare, quindi inviare una mail e aspettare di essere contattato. C’è chi doveva partire per il viaggio di nozze e ora sta per divorziare.