Calcio Serie C – Il Mantova accarezza l’impresa. Ma la Supercoppa va al Cesena

CESENA Per un’ora il Mantova ha cullato il sogno di aggiudicarsi la Supercoppa di Serie C. Sarebbe stata un’impresa perchè mai nessuna squadra, nella storia ultraventennale di questo trofeo, era riuscito a vincerlo senza giocare. Ci stava riuscendo l’Acm, grazie al vantaggio della Juve Stabia a Cesena nella terza e ultima partita. Perchè il Mantova si aggiudicasse la Coppa serviva un successo della Juve Stabia. E i campani si sono portati addirittura sul 2-0, grazie ai gol di Mosti al 20’ e Adorante al 27’. Facce incredule sulle tribune dello stadio Manuzzi: quelle dei tifosi romagnoli, che mai quest’anno avevano visto i bianconeri perdere in casa; e quelle della delegazione del Mantova, invitata dalla Lega Pro per essere premiata in caso di vittoria. Erano presenti il dt Botturi, mister Possanzini e un manipolo di giocatori guidato da capitan Burrai. A un certo punto ci hanno creduto anche loro, anche perchè la Juve Stabia ha più volte sfiorato il terzo gol, contro un Cesena dimesso e con la testa in vacanza. La rete di Kargbo al 61’ ha riaperto la partita, eppure poco dopo la Juve Stabia ha avuto due occasionissime per il 3-1 con Candellone e Mosti. Per non dire della traversa di Meli successiva al paratone di Pisseri su Mignanelli. Dai gol sbagliati al gol subito, è stato un attimo. A siglare il 2-2 al 65’ è stato Ogunseye, uno che a Mantova ci è pure nato. Da lì in poi non ci sono state più emozioni. E la Supercoppa è andata al Cesena, cui bastava un pareggio.
Per il Mantova, la beffa dopo la grande illusione. Ovviamente la mancata conquista della Supercoppa non ridimensiona di una virgola la straordinaria stagione dei biancorossi. Però sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta che avrebbe aggiunto prestigio alla bacheca di viale Te. Purtroppo i ragazzi di Possanzini l’hanno perso alla prima partita col Cesena, non riuscendo a capitalizzare la grande mole di gioco espressa e finendo battuti 2-1. L’inattesa (perlomeno nelle proporzioni) vittoria per 4-1 a Castellammare aveva rimesso in gioco i virgiliani, ma ormai il destino non dipendeva più da loro. Nella terza partita, al Cesena sarebbe bastato un pari, mentre solo un successo della Juve Stabia (con al massimo 4 gol di scarto) avrebbe consegnato il trofeo al Mantova. Il miracolo si stava compiendo ed è rimasto vivo per un’ora, dal momento dell’1-0 dei campani al 2-2 segnato dal Cesena, intervallo compreso. Un’ora, appunto, o poco più. D’altro canto, è anche giusto che il titolo di “regina della Serie C” sia andato alla squadra che ha marcato più punti di tutti in campionato (96, eguagliato il record del Catanzaro).
Al Mantova resta la soddisfazione di essersela battuta fino alla fine, perdipiù senza nemmeno scendere in campo. E di aver dato prova di estrema solidità nelle due gare giocate che, di fatto, rappresentavano due antipasti di Serie B. È un bel viatico per la prossima stagione, anche se tutti in viale Te sono consapevoli di quanto elevato sia il salto di qualità che il Mantova deve compiere per ben figurare in un campionato tosto come quello cadetto.