Pradella si fa bella: parliamone Nuove fioriere, nuove polemiche

Primi segnali di dissenso sui social network. Palazzi: “Bellissime” Baschieri (Fi): “Antiestetiche”

MANTOVA Già posate le fioriere in corso Vittorio Emanuele II a compimento dell’intervento di restyling che, nelle intenzioni dell’amministrazione, vorrebbe fare di Pradella un boulevard. Dunque, un’artera alberata. Certo – lo si sapeva dall’inizio – non possono essere piantumati alberi d’alto fusto, vuoi perché i sottoservizi non lo consentono, e voi anche perché ci sarebbe stato un netto “niet” dalla Sovrintendenza paesaggistica.
Ad ogni modo, lanciate sui social network, le nuove fioriere non sembrano avere raccolto troppi consensi. Men che meno quelli di  Stefano Rossi, il professionista di area leghista che in molti dànno come papabile avversario del sindaco in carica nel 2020. «La “giunta rendering” ha colpito ancora: orribili le fioriere di Pradella. Tra quanto viene prospettato nelle sontuose presentazioni e quanto poi viene realizzato c’è sempre stato un abisso». Analogo il giudizio di  Pier Luigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia in via Roma: «Siamo lontanissimi dall’idea di boulevard che il sindaco prospettava: sei vasi non fanno un boulevard. Specie questi, molto antiestetici».
Ma quei vasi di corten, ossia un acciaio “arrugginito” molto in voga, piacciono proprio al sindaco  Mattia Palazzi che le dice «bellissime». Per di più funzionali al disegno generale della rifatta arteria: «Dopo la ciclabile del cavalcavia che abbiamo fatto nel 2016, finalmente con quella di Pradella si arriva in centro in bici in sicurezza. Nel 2020 lavoreremo per quella di viale Piave, appena finita Esselunga, per collegarla a quella di viale Risorgimento».