MANTOVA «Pur non essendo negativo in sé, il costo del debito è naturalmente una variabile che questo Comune dovrebbe sempre tenere sotto controllo. Con i conti pubblici non si scherza». L’ammonimento arriva dal capogruppo di Forza Italia in consiglio Per Luigi Baschieri, che computa una somma mutuata a via Roma per 15.066.972,45 euro, con un debito residuo ad oggi di 8.816.563,53.
Peraltro, se sino a poco tempo fa i tassi dei mutui erano quasi allo zero, quelli a tasso variabile contratti dal Comune sono già più che raddoppiati. Da qui la messa in guardia. «Possiamo comprendere che il Comune abbia una capiente capacità di indebitamento ma questa non è una ragione sufficiente per attivare nuovi prestiti in questa fase di fine mandato».
È sufficiente leggere il bilancio per comprendere che le spese relative all’ammortamento dei mutui sono salite alle stelle; nel solo 2024 agli istituiti di credito dovranno essere restituiti 964mila euro, cifra record dopo anni. Non tutti mutui accesi dalla giunta di Mattia Palazzi, dato che alcuni rimontano al sindaco Gianfranco Burchiellaro, a Fiorenza Brioni e a Nicola Sodano.
Ma s drenare le risorse attualmente sono gli ultimi mutui di San Nicolò e del Gradaro. E presto si dovranno aggiungere 2,5 milioni per la realizzazione dell’ecostello. Di più: il prossimo mutuo sarà quello da 7 milioni per la futura scuola “Pier Angela” di Borgochiesanuova dove le risorse del Pnrr non copriranno tutti i costi di costruzione.
«Intendiamoci – aggiunge Baschieri –: tutti interventi utili per il patrimonio comunale, ma adesso fermiamoci e basta ricorre ancora ai prestiti, rischieremmo di irrigidire il bilancio e avere ripercussioni sulle amministrazioni future. È sufficiente segnalare l’ultima sollevata di scudi del Pd di fronte ai tagli operati dal governo agli enti locali che a Mantova si tradurranno in 413mila euro annui per intuire che le casse comunali non hanno più tutte quelle risorse degli anni pregressi» conclude Pier Luigi Baschieri.
«Il Comune ha ancora ampia capacità di indebitamento». È questo che più volte ha ripetuto anche in aula consiliare il vicesindaco e assessore al bilancio Giovanni Buvoli. Il quale, anche nell’ultima convocazione in via Roma, rispondendo al capogruppo di Mantova ideale Stefano Rossi, ha rimarcato la «buona gestione» dell’ente, «gestione virtuosa», come pure si desume dall’avallo alle spese dei dirigenti, dalle rendicontazioni annue dei revisori dei conti, e dal fatto che mai la Corte dei Conti ha messo becco nelle spese effettuate dall’amministrazione.