MANTOVA Euforia pura. È questo il clima che si respira nella tifoseria mantovana dopo le prime 4 giornate di campionato. Lo conferma Gianluca Negretti (per tutti “Nero”), presidente del Centro di coordinamento Mantova Club e infaticabile organizzatore di trasferte, iniziative, cene e quant’altro. «Sì – ammette – finora ci stiamo proprio divertendo. Il Mantova non solo ha mantenuto la propria identità, ma sta pure correggendo qualche difetto che in Serie B potrebbe costare caro. Nella partita con la Salernitana è stato fatto un grande passo avanti rispetto alla prova con la Juve Stabia. Mister Possanzini è un fenomeno: sa perfettamente cosa fare, dove e come intervenire per far crescere la squadra. Ma la lista di chi merita i complimenti include in primis il presidente Piccoli, che noi tutti ringraziamo per il sogno che ci sta facendo vivere e per essersi prodigato, assieme all’amministrazione comunale, perchè il Mantova avesse in tempi brevi uno stadio a norma per la B. E poi il direttore Botturi, altro fuoriclasse che ha dimostrato grande competenza sotto tutti i punti di vista».
A proposito di stadio: «Quest’anno – racconta Negretti – , dopo 40 stagioni in curva, con una parte dei club del Ccmc ho deciso di abbonarmi nei distinti. Lo abbiamo fatto per ridare vita a quel settore. Diciamo che ci vuole tempo, siamo ancora in una fase di crescita. La “cultura del tifo” non ha ancora fatto breccia fino in fondo, ma noi proveremo a inculcarla. Oltretutto ve lo posso assicurare: si vede da Dio. Quindi, venite nei distinti e tifate Mantova con noi!».
L’attività del Centro di coordinamento prosegue a gonfie vele. «Lunedì sera abbiamo fatto la cena del “Platan” con le premiazioni di Caridi e Bragantini. Verso Natale e in primavera questi momenti conviviali si intensificheranno, con la collaborazione della società. Abbiamo 21 club affiliati, che potrebbero presto salire a 23 o 24, per un totale di 1.600 iscritti. Da presidente del Centro approfitto dell’occasione per ringraziare i ragazzi del direttivo che mi stanno dando una mano, tutti dinamici e brillanti». E allora non resta che continuare a godersi la stagione: «Secondo me – conclude il “Nero” – questo Mantova può andare molto lontano. Dove? Fin dove si può. Lasciateci sognare: abbiamo cominciato a farlo l’anno scorso e vogliamo continuare. Sempre forza Mantova!».