Tavolo degli odori: sotto accusa il depuratore della Pro-Gest

Mantova La puzza c’è, e si capisce da dove proviene, ma non si capisce il perché. Questa la massima sintesi del tavolo degli odori riunitosi ieri, con l’impegno di riconvocarsi entro dicembre per porre fine a una situazione che tiene in scacco gli abitanti di Cittadella e Colle Aperto, i quali sinora si trovano come unica arma all’attivo quella delle reiterate segnalazioni al numero dedicato predisposto dal Comune e dagli altri enti.
Sotto accusa c’è il depuratore della cartiera Pro-Gest, sul quale comunque la proprietà ha già investito parecchio per adeguarlo agli standard odoriferi. Questa la principale risultanza del tavolo convocato ieri a Palazzo di Bagno sotto l’egida della Provincia – ente di riferimento per le questioni ambientali. Oltre ai tecnici di via Principe Amedeo vi hanno preso posto l’assessore all’ambiente del capoluogo Andrea Murari, che ha coordinato i lavori per conto del Comune, le rappresentanze della cartiera stessa, i tecnici del Politecnico di Milano incaricati degli accertamenti, assieme a quelli della Ats Val Padana e dell’Arpa. Non ultimi, anche E i rappresentanti del comitato dei cittadini dei due quartieri che hanno espresso ancora una volta il proprio disappunto per il fatto che dopo 4 anni ancora il problema non sia risolto.
Il Politecnico milanese e i tecnici della cartiera si sono confrontati e hanno rendicontato il lavoro congiunto condotto questa estate. In particolare i primi si sono soffermati sullo studio degli impianti per individuare le cause degli odori. Sono già stati ipotizzati e testati alcuni interventi, in particolare sui processi produttivi, che sembrano dare risultati interessanti in termini di riduzione dell’inquinamento olfattivo.
Il tema di fondo comunque rimane quello di capire perché la sorgente degli odori molesti derivi dal depuratore: le emissioni infatti provengono principalmente, o esclusivamente dal depuratore, ma ancora, hanno affermato i tecnici, va capito cosa porta la puzza in tale impianto. L’azienda sta già modificando alcuni processi della fase produttiva per cercare di prevenire le esalazioni che permangono nonostante gli interventi.
«Comprendo molto bene lo scoramento dei residenti che, sopratutto quando la produzione riparte, sentono ancora gli odori fastidiosi. Ma il lavoro che sta svolgendo il Politecnico in cartiera appare finalmente molto accurato, e sono convinto che porterà a risultati importanti», assicura Murari a margine dell’incontro in Provincia.
Tutte le altre prescrizioni invece riguardanti la copertura delle vasche di macerazione e la mitigazione delle emissioni negli impianti di essiccazione hanno dato per i tecnici risultanze positive.