MANTOVA Gli agenti della Digos della questura di Mantova hanno chiuso il cerchio delle indagini e identificato i due pseudo-tifosi che sabato scorso hanno aggredito un ragazzo disabile colpito con un pugno, nei pressi dello stadio Martelli poco prima dell’inizio della partita con la Cremonese. Si tratta di un 52enne mantovano residente in provincia e di un 55enne, anche lui mantovano, ma residente a Cesena. Entrambi hanno qualche vecchio precedente per violenza e aggressione anche se in altri ambiti, e non appartengono al tifo organizzato dei biancorossi. Nei loro confronti il questore di Mantova Annarita Santantonio ha emesso due provvediment di Daspo per la durata di 5 anni, durante i quali non potranno assistere ad alcuna manifestazione sportiva. Lo stesso questore, che ieri mattina ha illustrato alcuni aspetti di questa vicenda in conferenza stampa insieme al capo di gabinetto della questura Stefano Duca, ha emesso anche due Dacur (Daspo urbano); il 55enne di Cesena non potrà entrare in alcun pubblico esercizio di Mantova per i prossimi due anni, mentre il 52enne per un anno non potrà frequentare i bar della zona dello stadio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il primo si sarebbe parato davanti al gruppo di disabili cremonesi e ai loro accompagnatori dell’associazione Marcotti Osvaldo, mimando un pugno che l’altro ha invece sferrato in faccia a uno dei ragazzi rompendogli gli occhiali. Per risalire all’identità dei due gli agenti della Digos hanno visionato le telecamere della zona – che in ogni caso non coprono perfettamente l’area dove si è verificata l’aggressione – e hanno sentito numerosi testimoni della vicenda. «È stato un atto vile e deplorevole – ha commentato il questore –: sono molto soddisfatta del lavoro svolto dalla Digos di Mantova e di Cremona che hanno consentito di identificare i due soggetti. Dalla città di Mantova e dal sindaco Mattia Palazzi sono arrivate, all’unisono, parole di condanna per quel che si è verificato. Un segnale molto importante, considerato che anche gli ultrà del Mantova, senza tanti giri di parole, si sono dissociati e hanno preso le distanze da un episodio così triste».