Castel Goffredo Il capogruppo di minoranza Achille Prignaca, insieme ai consiglieri Nazzareno Uggeri e Luigi Ogliosi, nel tardo pomeriggio di ieri ha tenuto una conferenza stampa per esprimere il profondo dissenso della lista Centro Destra Castellano nei confronti degli aumenti intodotti dall’attuale amministrazione guidata dal sindaco Alfredo Posenato.
Entrando nel merito, gli aumenti toccheranno mensa scolastica e Imu. Secondo la minoranza il rincaro per la mensa scolastica, nella modalità prevista dall’amministrazione, andrà a gravare pesantemente sul bilancio di tante famiglie goffredesi in un momento delicato dal punto di vista economico e lavorativo. L’aumento arriverà già da gennaio ma avrà un impatto considerevole a fine agosto 2025, quando – spiega la minoranza – le famiglie saranno chiamate a versare, in una sola rata, un importo maggiorato rispetto agli anni passati e vicino ai 480 euro a figlio.
«È una mazzata incomprensibile, il risultato di una decisione che non tiene alcun conto delle difficoltà economiche di molte famiglie e va a toccare un punto dolente, viste certe situazioni già molto fragili», commenta Prignaca. Il capogruppo di minoranza ammette che alcuni aumenti potessero essere messi in conto, ma lamenta il modo con cui si è gestita la cosa: «con scarsa chiarezza da parte dell’amministrazione e imponendo una grossa tassa prima dell’inizio delle attività scolastiche, invece di una distribuzione del pagamento su base mensile, a vantaggio delle famiglie».
Gli aumenti riguarderanno anche l’Imu su immobili e terreni, con ingressi nelle casse comunali stimabili intorno ai 120mila euro, di cui 80mila a carico del mondo agricolo. Secondo il Centro Destra, si tratta di un «rincaro spropositato, specialmente in un paese mono-settoriale come Castel Goffredo». In senso più generale, Prignaca e compagni rimproverano una gestione «poco oculata delle risorse comunali da parte dell’amministrazione Posenato, dato che gli aumenti si sarebbero resi necessari anche a causa di alcune spese non prioritarie, superflue o poco congrue, tra cui quelle per le modifiche della viabilità, i lavori in via Manzoni e le elargizioni a pioggia alle associazioni».
Conclude la minoranza: «Prima di appesantire i bilanci delle famiglie con ulteriori spese, si sarebbe potuto pensare di tagliare qualcosa, magari a livello di contabilità o di eventi comunali. Noi l’avevamo fatto, e siamo stati criticati. Ci si aspetterebbe qualcosa di diverso da un Progetto Civico di ispirazione sociale, che dovrebbe tutelare le famiglie e invece aumenta loro le tariffe, diversamente da quanto hanno fatto anche altre amministrazioni dello stesso orientamento. Posenato non è nuovo a questi aumenti – chiude Prignaca -: si vedano gli aumenti sulle rette dell’asilo nido, su Imu e Irpef in passato. Fatto trenta, ha voluto fare trentuno».
Francesco Gandellini